Coppa Italia, finale con 4.300 spettatori.
Per i biglietti tampone, vaccino o guarigione

La finale di Coppa Italia al Mapei Stadium del 19 maggio fra Juventus e Atalanta. Per assistere alla partita serve un tampone negativo eseguito 48 ore prima, o il completamento dell’iter vaccinale, oppure il certificato di guarigione negli ultimi 6 mesi.

La Lega Serie A ha ufficializzato il ritorno del pubblico allo stadio in occasione della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus che si disputerà mercoledì 19 maggio, alle 21 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Per la gara, la quota stabilità dal Comitato tecnico scientifico del Governo è del 20% rispetto alla capienza dell’impianto: 4.300 spettatori sugli spalti (esclusi gli addetti ai lavori per il match). Una percentuale minore rispetto agli Internazionali di Tennis al Foro Italico di Roma che dagli ottavi di finale aprirà al 25% per il pubblico: «Rispetto al tennis dove è sufficiente l’utilizzo della mascherina, per gli stadi di calcio è stato previsto un protocollo più severo per quella che è l’aspettativa di certi comportamenti dei tifosi», ha detto Luigi De Siervo, amministratore della Lega Serie A, nel corso della presentazione della finale di Coppa Italia giovedì 13 maggio in sala del Tricolore, in municipio a Reggio Emilia.

Gli ingressi saranno ripartiti tra Atalanta, Juventus e istituzioni; non è stata ancora comunicata la quota precisa che spetta alle due società. Tra gli invitati, anche sindaci e parrocchie delle aree bergamasche più colpite dal Covid; l’Atalanta metterà in vendita una parte della propria dotazione di biglietti tramite il circuito VivaTicket, indicativamente dalla giornata di lunedì (data da confermare, nelle prossime ore si terrà un’altra riunione).

Per poter assistere alla partita i tifosi devono avere un tampone anti-Covid negativo, almeno di tipo antigenico, effettuato 48 ore prima (dunque con test eseguito tra martedì e mercoledì), o il completamento dell’iter vaccinale, oppure un certificato di guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi. È stata messa a punto l’App «Mitiga», sulla quale i tifosi potranno pre-registrarsi e caricare il proprio biglietto. L’app serve per facilitare la procedura: se si esegue un tampone in farmacia, l’app «pesca» automaticamente la negatività, poi tramite la stessa app si compila anche un’autocertificazione e si mostra il titolo d’ingresso allo stadio.

«Per noi quest’occasione rappresenta la prova generale per ritornare ad avere il pubblico negli stadi nel rispetto delle regole che disciplinano gli eventi globali. Dobbiamo dire grazie alla Regione Emilia-Romagna che grazie alla visione, all’ottimismo e alla concretezza tipica di questa regione che ha saputo sempre rialzarsi in momenti difficili, dal terremoto di nove anni fa alla pandemia. Sono stati d’esempio e ci hanno aiutato a ripartire già dallo scorso campionato che abbiamo avuto paura di non poter concludere», ha detto Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A stamattina nella conferenza stampa di presentazione della finale a Reggio Emilia.

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