Coppa: la Juve piega l’Avellino
Un 3-0 pensando all’Atalanta

La Juve - in attesa di giocare domenica a Bergamo contro l’Atalanta - ritrova Giovinco. È questa la notizia migliore per Conte, nella serata di Coppa Italia in cui i bianconeri guadagnano la qualificazione ai quarti piegando l’Avelino per 3-0.

JUVENTUS-AVELLINO 3-0

RETI: 7’ pt Giovinco, 16’ pt Caceres, 34’ pt Quagliarella..

JUVENTUS (3-5-2): Storari sv, Caceres 6.5, Ogbonna 6.5,

Peluso 6, Motta 5.5 (36’ st Lichtsteiner sv), Padoin 6,

Marchisio 6.5, Asamoah 6 (23’ st Bouy 6), De Ceglie 5.5,

Giovinco 7 (36’ st Pepe sv), Quagliarella 6.5. in panchina: Rubinho, Chiellini, 1Bonucci, Barzagli, Isla, Pogba,

Llorente, 10 Tevez. All. Conte 6.

AVELLINO (3-5-2): Di Masi 5.5, Izzo 5.5, Peccarisi 5,

Pisacane 5.5, Zappacosta 6, D’Angelo 5.5, Togni 5 (1’ st

Schiavon 6), Arini 5.5 (26’ st Angiulli sv), Millesi 6, Herrera

5.5, Castaldo 6 (10’ st Galabinov 5.5). In panchina: Seculin,

Terracciano, Fabbro, De Vito, Abero, Bittante,

Massimo, Soncin, Biancolino). All. Rastelli 6.

Arbitro: Irrati 6.

La Juve - in attesa di giocare domenica a Bergamo contro l’Atalanta - ritrova Giovinco. È questa la notizia migliore per Conte, nella serata di Coppa Italia in cui i bianconeri guadagnano la qualificazione ai quarti di finale, superando per 3-0 l’Avellino.

Il fantasista diventa il protagonista della sfida dal sapore anni ’80 grazie a un gol, ma anche a due assist per le reti di Caceres e Quagliarella. ma soprattutto alla luce di una prestazione convincente, in particolare per l’applicazione. Test superato, quindi, per il numero 12 bianconero, tornato a buoni livelli dopo un paio di mesi costellati da fastidi fisici assortiti. E, in generale, per la Juventus-bis, zeppa di seconde linee, ma ugualmente convincente, anche se contro un avversario di categoria inferiore. I bianconeri hanno impiegato poco più di mezz’ora per chiudere il discorso-qualificazione.

Alla prima occasione, dopo 7’, Giovinco ha rotto l’equilibrio, sfruttando un servizio di Quagliarella al limite dell’area. Pregevole il destro a giro con cui ha poi trafitto Di Masi. Ritrovata la confidenza con il gol (non segnava dalla sfida controil Milan, a inizio ottobre), l’attaccante si è trasformato in uomo assist. Da due sue punizioni, infatti, sono nate le reti di Caceres (16’ pt) e Quagliarella (34’ pt), che hanno di fatto chiuso la contesa già all’intervallo. Il sogno dell’Avellino si è così spento in fretta.

Pur con quattro titolari in panchina, la formazione di Rastelli ha confermato di avere una buona organizzazione, non a caso è quarta in Serie B, in piena corsa promozione e, nel secondo tempo, non si è fatto travolgere, ma ha pagato inevitabilmente l’emozione del grande palcoscenico, come si è visto negli errori di piazzamento della difesa in occasione del secondo e del terzo gol bianconeri.

Squadra sconfitta sul campo, ma vincente nella partita del tifo. È stato infatti un autentico spettacolo, quello offerto dai 4 mila sostenitori irpini: un sostegno incessante e coreografico, stile inglese, applaudito da tutto lo Juventus stadium. La ripresa è diventata così un allenamento, che ha permesso a Conte di avere buone indicazioni dall’impiego di Marchisio in regia, da Quagliarella e da Ogbonna. Da rivedere invece gli esterni, Motta e De Ceglie, gli unici sotto tono.

Nel finale c’è stato spazio anche per una buona notizia. Il ritorno in campo di Simone Pepe: 9’ per lo sfortunato centrocampista, lontano dal calcio vero da quasi due anni, per una serie interminabile di infortuni. Chissà se questa volta il calvario è davvero finito e potrà essere protagonista anche lui dei quarti di finale che la Juve giocherà contro la vincente della sfida tra Roma e Sampdoria.

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