Cristante sulle orme di Petagna - Foto
«Mi piacerebbe rilanciarmi come lui»

L’ultimo arrivato che in punta di piedi, dopo un buon esordio nel finale con il Cagliari, vuole farsi rivedere al grande mondo del calcio. Allo store nerazzurro è stato il giorno di Bryan Cristante, arrivato dal Pescara, ma di proprietà del Benfica, squadra lusitana che lo acquistò dal Milan dopo il brillante esordio in prima squadra nel 2013.

In Serie A vanta un solo gol, realizzato proprio all’Atalanta. «Il mio inserimento sta andando bene, mi ha facilitato il fatto di conoscere diversi compagni della Nazionale -ha affermato il centrocampista nerazzurro-. Voglio inserirmi subito in una squadra che sta andando a meraviglia, per giocare più possibile e fare bene. Sicuramente arrivo in cerca di riscatto dopo Pescara. Mi ha sorpreso la squadra più che l’organico, qua tutti girano a meraviglia. L’obiettivo personale è anche quello di trovare la continuità giusta. Ritrovo Petagna, mi piacerebbe rilanciarmi e valorizzarmi come ha fatto lui: ero convinto che si sarebbe sbloccato, gli servivano l’allenatore e il posto giusto. Mi posso inserire benissimo in questo stile di gioco: adesso sta a me adeguarmi a questa squadra».

I paragoni con il suo precedessore nel ruolo, Roberto Gagliardini si sprecano, il neo ataalntino ne è lusingato ma guarda avanti, in un ambiente che lo ha accolto nel modo migliore. «Speriamo, il Gaglia ha fatto una grande stagione e anche all’Inter sta andando bene e questo paragone non dispiace. Sono entrato bene e ho dato il mio contributo, il mio gol viene in secondo piano, contava portare a casa la partita. Si sa che Bergamo è una piazza storica per i giovani, così l’allenatore punta tanto su di loro: si lavora molto sul campo e i risultati poi si vedono. Il primo impatto con il Comunale è stato emozionante, si sa che il tifo atalantino dà il suo grande contributo ed è uno dei più caldi».

A Palermo potrebbe essere una pedina in più da lanciare nella mischia, contro la sua ex squadra, dove non ha lasciato grandi ricordi. «È una formazione obbligata a vincere per la sua classifica, in trasferta è sempre complicato, così ancora di più: l’obiettivo è vincere le prossime due per rimanere là davanti e poi giocarcela con le grandi. Ci sono squadre forti con nomi di livello, noi dobbiamo continuare sulla nostra strada e portare a casa più punti possibili. A Palermo non è stata una parentesi felice, ma non ho il dente avvelenato: conta vincere per rimanere davanti. L’obiettivo è l’Europa, abbiamo visto che ce la possiamo giocare con tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA