Dell’Agnello e D’Orta? Una mission:
trattenere la Bergamo Basket in serie A2

È stato con discreti risultati sulle panchine di Livorno, Pesaro, Brescia, Forlì e Venezia mentre la passata stagione sportiva ha conosciuto l’amaro esonero nella piazza baskettara di Brindisi. Sandro Dell’Agnello, con un certificato curriculum pure da giocatore, è da circa un mese a Bergamo deciso a cancellare subito l’amarezza per il ben servito pugliese (2 vittorie, 8 sconfitte nella fase iniziale del torneo).

Alla Bergamo Basket è stato accolto con un largo e fisiologico plebiscito. In ogni caso Dell’Agnello (ha sposato l’albinese doc Simona Vedovati già pedina di spessore della locale Edelwess) sarà chiamato a sostituire Gian Carlo Sacco, il coach della miracolosa salvezza dello scorso aprile, scippato dalla pari categoria Legnano.

Una eredità, sicuramente, pesante da condividere con il nuovo direttore generale Valeriano D’Orta, che a sua volta, ha ricevuto il testimone dal collega Ferencz Bartocci, professionista dalla classica «P» maiuscola. A Dell’Agnello e D’Orta, oggi come oggi, la responsabilità di confezionare la squadra con l’obiettivo numero uno di mantenere la serie A2 per il secondo anno consecutivo. Sin qui il lavoro dei due ha portato a vestire la canotta del team cittadino lo statunitense Roderick, Casella, Benvenuti e Zugno, un poker ben lontano dal colmare le sofferte partenze di Hollis, Solano, Laganà, Ferri, Bozzetto e Cazzolato. Esiste, comunque, il tempo per correre ai ripari visto che il mercato è tuttora aperto. La tifoseria confida sulla dinamicità di patron Massimo Lentsch che quanto a traguardi da raggiungere (in 5 anni dalla C alla A2) tiene testa a parecchi colleghi del settore. Ciò rappresenta sin da adesso un esauriente messaggio alla copia Dell’Agnello-D’Orta: a buon intenditor, poche parole.

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