Denunciati 66 ultras laziali con bastoni e machete
Stavano preparando scontri con i tifosi atalantini

Sessantasei ultras laziali diretti a Bergamo, in occasione della partita Atalanta-Lazio, sono stati intercettati nella notte tra sabato e domenica scorsi nei pressi di piazza Vescovio a Roma in possesso di machete, manganelli, bastoni e tirapugni. Alcuni ultras sono stati trovati in possesso anche di dosi di cocaina. Le 66 persone, denunciate per possesso di armi bianche, tutte riconducibili, secondo gli investigatori, al gruppo Curva Nord degli ultras della Lazio, sono state bloccate al termine di un’operazione condotta dalla Digos e dagli agenti della polizia del commissariato Vescovio. Gli ultras si stavano dunque preparando per una vera e propria battaglia a Bergamo. Nei confronti delle 66 persone, tra i 25 e i 30 anni, tra i quali alcuni minorenni e due donne, sono stati emessi altrettanti provvedimenti Daspo.

Le accuse sono di violazione della normativa contro la violenza nelle manifestazioni sportive e detenzione e porto di armi. I 66 ultras della Lazio si erano dati appuntamento all’alba di domenica, poco dopo le 4, in piazza Vescovio. Verso le 4.15 gli agenti della Digos, del commissariato Vescovio e i carabinieri della compagnia Roma Centro hanno notato il gruppo di ultras e hanno circondato la zona. I tifosi sono riusciti a disfarsi di un borsone, ma sono stati trovati in possesso di cinque machete, tirapugni, cacciaviti, bastoni, manganelli retrattili e imbottiture varie. I provvedimenti Daspo, emessi dal questore di Roma Marcello Fulvi, sono in corso di notifica. Prevedono il divieto di accesso negli stadi per i prossimi tre anni. Secondo gli inquirenti, tra i loro obiettivi sarebbero potuto esserci anche i tifosi del Napoli in trasferta a Empoli. Tra i denunciati ci sono alcune persone già note alle forze dell’ordine. Sette ultras erano già stati oggetto di Daspo.(24/09/2007)

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