Doccia fredda per la Remer
Slittata la A2 a girone unico

Se non è zuppa è pan bagnato. Un intramontabile, nonché saggio, detto che i vertici del basket nazionale sanno puntualmente coniugare.

Ricordate i giustificati evviva della dirigenza Remer e di altri club, la scorsa estate, all’annuncio della serie A2 unificata a partire dalla stagione sportiva 2015-2016? L’equivalente, cioè, di un’ammissione alla effettiva seconda categoria, subito dietro la titolata A1, per 13 formazioni sulle 16 appartenenti al girone sottostante.

E, invece, no. Nulla è, in pratica, cambiato rispetto adesso. Pure a partire dal prossimo settembre assisteremo alla compilazione di un duplice elenco: nel primo verranno incluse le privilegiate attuali squadre del girone pilota in aggiunta al poker di squadre piazzate ai vertici di quello sottostante.

In altre parole, invece di certificare il previsto passaggio alla divisione superiore di 13 squadre, soltanto quattro ne acquisiranno l’ambito diritto. Udite udite: oggi come oggi i gironi si chiamano gold e silver ma da settembre prenderanno il nome di A e B. Una differenza, davvero, sostanziale, non c’è che dire...

Siamo di fronte a un voltafaccia del tutto inaspettato che viene a penalizzare un bel po’ di società. Non esclusa la Remer che, in virtù dell’ottimo torneo in corso, avrebbe potuto brindare al salto di qualità (inseguito da un ventennio) con largo anticipo. Viceversa per approdare nell’ anticamera del basket d’élite il team di coach Adriano Vertemati dovrà mantenere la quarta posizione in classifica al termine della regular season.

Appresa la discutibile decisione degli organi federali, parecchi tifosi della Remer hanno manifestato un giustificato disappunto attraverso alcuni siti specializzati in materia. Impossibile non trovarsi d’accordo. Difficile ipotizzare le ragioni per le quali si siano modificate le regole stabilite rigorosamente appena una decina di mesi fa. Qualcuno sostiene di aver dato, così, la possibilità ai sodalizi con palazzetti di capienza inferiore ai 2 mila posti di adeguarsi strada percorrendo.

Mah! In tal caso la Remer si trova già in regola da anni per cui sarebbe per di più stata danneggiata dal momento che il PalaFacchetti può contenere oltre 3 mila spettatori. Da voci che comunque meritano conferme ufficiali la «vera» A2 unificata magari sempre a due gironi ma composta da squadre riconosciute di pari livello (senza, cioè, «figli» o «figliasti») e distribuite con criteri geografici (Nord e Sud) dovrebbe prendere concreta fisionomia nel torneo 2016-2017. Aspetta e spera?

Arturo Zambaldo

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