«Gagliardini merita la Nazionale» -Video
Parla l’ex giallorosso D’Alessandro

In vista della partita con la Roma parla l’ex giallorosso Marco D’Alessandro che oggi ha incontrato i tifosi all’Atalanta Store. Su Gagliardini dice: «Ha giocato partite incredibili, si merita la Nazionale».

Atalanta-Roma è alle porte e anche se rischierà di vedersela inizialmente dalla panchina Marco D’Alessandro è il giocatore ideale per parlare della tanto attesa sfida in programma dopo la pausa per le Nazionali, domenica 20 novembre alle 15 a Bergamo. D’Alessandro infatti, è cresciuto nella formazione giallorossa, esordendo in Prima squadra a 18 anni nel 2009 contro la Juventus. «C’è sempre emozione contro i giallorossi, mi hanno cresciuto e a Roma andrò a vivere quando finirò di giocare. L’anno scorso ho avuto la soddisfazione di segnare e abbiamo sfiorato una grande vittoria, all’andata li abbiamo battuti, abbiamo un’ottima tradizione e speriamo di proseguire. Non ho rivalsa, devo ringraziare la Roma perchè mi ha dato l’opportunità di crescere e di studiare: c’è sempre simpatia fuori dal campo, dentro m’impegno al massimo e batterla sarebbe una grande cosa. In questo momento alla Roma toglierei Salah, da esterno fa giocate straordinarie».

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L’Atalanta sogna l’Europa e la sfida contro i lupacchiotti ne è un vero e proprio antipasto: quarti i nerazzurri a 4 punti dai romani secondi. «Siamo in un grande momento, ci arriviamo meglio di chiunque altro, ma sarà difficilissima per i loro valori altissimi: meritano rispetto, ma anche noi ce lo siamo meritati. Non sarà facile, si potrà vincere come perdere, l’importante è non cambiare l’ atteggiamento delle ultime partite. Per le esperienze che ho avuto l’arma migliore è rimanere con i piedi per terra: ci godiamo questo momento che ci ha dato forza, se riusciamo a continuare così a livello soprattutto di prestazione possiamo toglierci soddisfazioni impensabili ad inizio stagione».

Intanto Bergamo sogna, i tifosi pure, con l’entusiasmo di chi ha invaso Reggio Emilia, auspica il colpaccio con la Roma e trema al pensiero di far punti con la Juventus. «E’ giusto che i tifosi vivano sull’entusiasmo nel veder una squadra come la nostra, abituata alla salvezza, che sta tenendo un rendimento superiore a quello della Juventus e al 4° posto in classifica. Anche noi potremmo pensarlo, ma il campionato è lungo e l’anno scorso deve essere da esempio, visto che abbiamo avuto un black-out nel ritorno che ha compromesso quanto di buono fatto all’andata. Abbiamo dato una dimostrazione di forza e anche l’atteggiamento delle squadre avversarie è cambiato».

A vivere sopra un nuvola c’è anche il bergamasco Roberto Gagliardini, convocato nella Nazionale maggiore. «Ha fatto partite incredibili e ha meritato la chiamata perchè nessuno ti regala niente. Ventura l’ho avuto e sa di calcio, se lo ha chiamato significa che ha visto in lui qualcosa d’importante per adesso e per il futuro. Sono contento per lui, l’ho conosciuto anni fa a Cesena, l’ho visto crescere a livello professionistico e sapevo che sarebbe potuto diventare un giocatore importante per questa categoria. E’ stata brava la società a richiamarlo, poi ci hanno pensato Reja e Gasperini. Era contento, l’ho chiamato, è in una fase d’incredulità, si sta godendo questo momento. L’Atalanta è stata sempre un grande serbatoio per le nazionali giovanili, poi ci sono periodi buoni e meno buoni. Il settore giovanile ha un grande futuro anche a livello di Primavera, i ragazzi che vengono con noi hanno grandi potenzialità e l’Under 21 rispecchia il momento d’oro dell’Atalanta e dei giovani che abbiamo in squadra».

La speranza dell’ex romanista è quella di poter dare il proprio contributo in modo maggiore rispetto a quanto fatto in questa prima parte di stagione, certamente non favorito dal modulo utilizzato da mister Gasperini. «Uno vorrebbe giocare sempre a prescindere dal momento della squadra. Abbiamo trovato questa quadratura e stiamo facendo bene con Kurtic, il Paupu e Petagna, ma la nostra forza è che chi entra in campo non fallisce. Vorrei trovare più spazio, darò il massimo in allenamento e quando sarò chiamato in causa per convincere il mister: giocare davanti mi è naturale, giocare più arretrato non sarebbe comunque un problema. Spinazzola ne è un esempio, penso anche a Gagliardini al posto di Kessie, o Zukanovic: chi viene chiamato in causa risponde presente ed è un valore aggiunto che ha portato a questo incredibile periodo».

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