Gasp: «Con l’Udinese Zapata ci mancherà»
Difesa recupera, l’incognita è in attacco

L’Atalanta si appresta ad affrontare l’Udinese con la certezza che Duvan Zapata non rientrerà comunque prima del ritorno col Manchester City in Champions League, ma le porte girevoli degli acciacchi riguardano anche il reparto difensivo.

«Il calendario non dà tregua proponendoci partite ravvicinate tutte di livello.Dobbiamo toglierci di dosso un po' di stanchezza, anche se abbiamo recuperato Kjaer e Palomino ma forse perdendo Masiello».

La premessa di turnover è firmata Gian Piero Gasperini, che deve fare scelte soprattutto davanti: «Gomez sta bene, abbiamo ancora la rifinitura per verificarne le condizioni. Giocatori come lui e Ilicic sono comunque bravi a rigenerarsi più volte - spiega l’allenatore nerazzurro -. Questa settimana abbiamo avuto un giorno in più per recuperare dalla partita di coppa. Non è che in attacco ci sia tutta questa abbondanza: l’unica prima punta a disposizione è Muriel, che con la Lazio ha fatto benissimo e vicino alla porta è letale: la nostra forza è la percentuale di realizzazione. Vediamo tra Ilicic, da cui mi aspetto sempre di più, e Malinovskyi...».

Due fantasisti dietro l’unico colombiano in salute, perché i bianconeri friulani sono da prendere con le brusche: «Con l’Udinese c’è bisogno di essere al meglio, perché è una squadra che ha la miglior difesa del campionato e per batterla serve metterci il massimo della qualità e delle energie. Il tipo di partita in cui l’assenza di Zapata potrebbe essere avvertita di più. Gli ci vorrà comunque qualche settimana, speravamo un po' meno. Se vinciamo restiamo terzi.

Giocare in casa è un valore aggiunto, specialmente contro avversari ostici». Inevitabile tornare sulla scoppola dell’Etihad Stadium: «Il nostro modo di proporci in campo, anche contro avversari di altissimo livello, è qualcosa che piace e raccoglie consensi, complimenti - osserva il tecnico -. Facendo 6 o 7 punti il terzo posto è ancora un traguardo possibile: giocheremo alla morte. Ci trasciniamo però un problema dall’inizio della stagione: quando siamo in vantaggio e abbiamo la possibilità di giocare più bassi e più corti sfruttando la chance di giocare negli spazi, siamo molto meno bravi del solito, soprattutto a difendere. Era già successo a Roma con la Lazio e ancor prima a Parma col Torino».

Il tecnico dei bergamaschi, comunque, relativizza i difetti dei suoi: «Da un anno siamo la squadra italiana che fa più gol in assoluto. È ben strano aver preso 24 gol in 11 partite compresa la Champions (11 solo lì, ndr), ma ne facciamo anche tanti, 23 di cui 21 in campionato - chiude -. «Il rischio dopo partite così intense è a livello di tensione, di energie, di condizione fisica e mentale. L’Udinese sul piano fisico è molto forte. Mai come in gare come queste necessitiamo della componente esterna: i ragazzi meritano il massimo del tifo e del sostegno, stanno producendo un grande sforzo. Mercoledì si va a Napoli, ma ci penseremo poi. Come penseremo al Manchester City quando sarà il momento»

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