Il campione ucraino torna a Palazzago
«Quattro giorni per fuggire dalla guerra»

I vertici della Palazzago-Fenice avevano perso ogni contatto con il loro corridore da novembre: Marlen Zmorka, aveva lasciato Palazzago per tornare in Ucraina e trascorrere parte dell’inverno con i suoi cari.

Alla fine è riuscito a tornare, a raccontare l’orrore della guerra. Ma è davvero incredibile il racconto del rientro in Italia. «È stato un vero e proprio viaggio di fortuna. Sono partito al giovedì per arrivare a Bergamo il lunedì mattina. Di sera mi hanno portato a un approdo segreto facendomi salire in un barchino di fortuna che serve per i trasbordi clandestini non controllati dai russi».

«Cinque ore di navigazione in un barchino a remi attraverso un istmo. Con borse, bicicletta e tutto ciò che potevo portarmi via. Poi a piedi sempre di notte per tre ore attraverso dei sentieri, in quanto sono stati tolti pullman e treni che collegavano le zone periferiche alla capitale».

«Finalmente sono riuscito a raggiungere la dogana che i russi hanno frapposto tra la Crimea e l’Ucraina. Lì ho atteso diciotto ore. File lunghissime di camion, di auto, controlli con cani da guardia, metal detector e tanta paura. Mi hanno controllato da capo a piedi tutto il bagaglio. Poi finalmente sono riuscito a prendere prima una corriera poi il treno e arrivare a Kiev alla domenica, dormendo in aeroporto».

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