Il Mondo: «Datemi l’AlbinoLeffe»
Così cominciò un’altra favola

Era il 2005 e Mondonico spiazzò tutti con questa dichiarazione. Lui, che era ancora sulla breccia e poteva ambire a panchine di grande importanza, puntava all’AlbinoLeffe.

«La squadra che vorrei allenare? L’AlbinoLeffe, e non scherzo. Invidio Gustinetti, perché costruire qualcosa di importante in una realtà ti fa sentire vivo, è una sfida affascinante: sei tu, solo con la squadra e contro tutti. Qualcosa del genere deve essere successo al Chievo». Era il 2005, e Mondonico spiazzò tutti con questa dichiarazione. Lui, che era ancora sulla breccia e poteva ambire a panchine di grande importanza, puntava all’AlbinoLeffe. Perché aveva bisogno di un “altro” calcio, e sapeva dove lo avrebbe potuto trovare. Dopo una manciata di mesi, il desiderio diventa realtà, ed è Mondonico a subentrare a Esposito sulla panchina seriana. Con un rapporto tutto particolare che nasce tra lui e il presidente Gianfranco Andreoletti. Leggende narrano che Mondonico sia stato l’unico, o uno dei pochi, in grado negli anni di tener davvero testa alla personalità del presidente seriano. Anche lì, comunque un’esperienza di successi. Salvezze, squadra che si consolida in serie B fino al doppio, incredibile pareggio contro la Juventus. Unica squadra a riuscirci, in quella incredibile stagione.

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