Il valore aggiunto di questa Atalanta?
È in panchina, si chiama Gasperini

Il mister nerazzurro domenica si è confermato un allenatore in grado di fare la differenza.

Certo, in fin dei conti sono i giocatori a determinare i risultati, positivi o negativi che siano, e l’Atalanta non fa eccezione. Ma da questo campionato, l’Atalanta ha un asso in più. Nome: Gian Piero, cognome Gasperini, età 58 anni, originario di Grugliasco (Torino). È lui il condottiero di un gruppo diventato dopo nemmeno 3 mesi di apprendistato (preparazione in Alta Valle Valseriana compresa) l’autentica rivelazione del campionato. Il Gasp ha tutto ciò che si richiede ad un allenatore: psicologia nel gestire una banda di quasi 30 giovanotti che male interpretano ruoli secondari e doti di fine stratega.

Qualità che il mister atalantino ha confermato nella strepitosa vittoria di domenica contro la Roma, seconda forza del torneo. E per capire quanto sia in grado di mettere d’accordo l’intero spogliatoio, basta vedere chi è stato a trascinare esultante la squadra sotto la Nord: Cristian Raimondi, uno utilizzato col contagocce... Contro la formazione di Spalletti le intuizioni di Gasperini sono state straordinarie: dentro D’ Alessandro terzino sinistro e Freuler a centrocampo, Kessie con funzioni di ala destra e Gomez spostato a sinistra. Risultato: la grande favorita Roma rispedita mestamente nella capitale con rete del pareggio e quella del sorpasso proprio nella ripresa. Blindare, a questo punto, Gasperini a Zingonia è più che un’ esigenza!

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