Insogna, 30 candeline a Treviglio
da general manager del club locale

Euclide Insogna è sinonimo di Treviglio Basket o viceversa.

Euclide Insogna è sinonimo di Treviglio Basket o viceversa. Alzi la mano chi ha il coraggio di metterlo in dubbio. Pensate che questo eclettico personaggio del pallone a spicchi (prima giocatore e di seguito coach e dirigente) festeggia quest’anno le 30 candeline di permanenza nella cittadina della Bassa bergamasca. Infatti mise piede la prima volta a Treviglio nel 1990 e salvo una parentesi di pochi mesi altrove nessuno lo ha più spodestato. Detiene da tempo l’Oscar assoluto del general manager più longevo sempre nel medesimo club nella storia ultracentenaria della pallacanestro italiana. Ma c’è di più. Con 73 anni sulla gobba ha ancora molto da insegnare sia sulla gestione di un club sportivo sia sul messaggiare gli allenatori di turno. Insomma è il caso di dire che non si muove foglia senza che Insogna non voglia.

Quali i segreti del personaggio in questione? Beh, fidatevi una volta tanto, dello scrivente dal momento che lo conosciamo dal 1969 (giocava da regista nel mai dimenticato Celana del mitico don Franco Maggioni) e da allora ci si continua a frequentare. A parte le indiscusse competenze tecniche in materia Insogna coniuga diplomazia e carisma che lo rendono invincibile in partenza. Un binomio, il suo, in più occasioni trionfante specie nel raddrizzare le sorti della squadra di fronte a risultati sul parquet deludenti. Parallelamente gli riesce un gioco da ragazzi mettere d’accordo i non pochi soci del sodalizio locale anche sulle più complicate decisioni e scelte da prendere. Non lo ammetterà mai ma attribuirgli, inoltre, il palpabile merito di gestire il mercato estivo in piena linea con gli obiettivi agonistici della squadra è sacrosanto. E se un giorno gli conferissero la carica di presidente? Secondo noi la rifiuterebbe immediatamente: perchè (concedetelo) andare alla ricerca di inevitabili problematiche?

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