Italia-Danimarca allo stadio di Bergamo
«Diciamo no all’azzardo sponsor»

Il calcio è il calcio e non si discute l’orgoglio di ospitare in città la Nazionale. Che siano poi i «piccolini» della Under 21 a calcare il comunale, lunedì prossimo (alle 18,30 allo stadio Comunale), ne fa uno spettacolo più a misura di famiglie.

Pulito. Anzi, forse no. Che c’azzecca, si chiedono 15 tra associazioni, cooperative e sigle sindacali bergamasche, che ci fa Intralot, società del gruppo Gamenet, uno dei più importanti concessionari di scommesse in Italia, tra gli sponsor della nostra Nazionale? L’appello parte da Caritas Diocesana Bergamasca, Cgil Bergamo, Cisl Bergamo, Confcooperative Bergamo, Forum Bergamasco delle Associazioni Familiari, Associazione Genitori Atena, Libera - Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie – Coordinamento di Bergamo, Gasparina di Sopra Società Cooperativa Sociale, Associazione e Cooperativa Comunità Emmaus, Il Piccolo Principe, Associazione Genitori Antidroga, Cooperativa di Bessimo Onlus, Con-Tatto Servizi, Associazione Opera Bonomelli, Famiglia Nuova Società Cooperativa Sociale.

ECCO IL TESTO DELL’APPELLO

Il calcio è lo sport più bello del mondo?

Sicuramente in Italia è il più popolare e continua ad essere quello che ispira i sogni di molti bambini nonostante ormai sembri essere governato da prevalenti interessi economici e sia spesso segnato da scandali, non da ultimi quelli legati alle vicende giudiziarie ancora aperte sull’ennesimo caso di calcio scommesse.

Non bastava che alcuni tra i personaggi più noti del mondo del calcio prestassero la propria immagine a pubblicità sul gioco d’azzardo! Ci voleva anche l’accordo siglato tra Intralot, società del gruppo Gamenet – uno dei più importanti concessionari del gioco d’azzardo in Italia – e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per di più spudoratamente motivato da un “progetto culturale fondato su valori autenticamente condivisi”, grazie al quale “sarà possibile avviare dei percorsi per dare forza a diversi progetti di utilità sociale e di interesse pubblico”.

È inaccettabile per chi, come gli enti che sottoscrivono questo appello, tra l’altro partecipanti al Tavolo Provinciale per il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico), condivide insieme ai diversi servizi pubblici dedicati alle dipendenze e ai Comuni l’impegno quotidiano per contrastare la grave patologia che coinvolge un numero crescente di individui, giovani e meno giovani, con gravi conseguenze personali, familiari e sociali.

Come si spiega l’associare lo sport - uno sport così popolare in particolare - che dovrebbe soprattutto promuovere stili di vita sani, al gioco d’azzardo? Che senso ha legare l’immagine del calcio - che a questo punto dà l’idea di non avere più niente da perdere - a quella di chi lucra sul gioco e, in particolare, sulle fragilità di chi si fa sopraffare dal gioco? Bastano un po’ di soldi in “progetti di pubblica utilità” a giustificare questa sponsorizzazione a dir poco inopportuna?

Crediamo che non ci sia nemmeno bisogno di argomentare più di tanto le ragioni per cui tale scelta è sbagliata.

È l’ennesimo esempio di incoerenza ed ambiguità: da un lato si combatte questa patologia e si investono ingenti risorse in prevenzione e, soprattutto, in cura da parte di stato, regioni e comuni, dall’altro si invita direttamente o indirettamente a giocare. Da una parte, molti auspicano il divieto assoluto di pubblicizzare il gioco d’azzardo, dall’altra una Federazione sportiva la cui principale fonte di finanziamento è lo stato, accetta come “main sponsor” una società che promuove il gioco d’azzardo sulla base di “una partnership incentrata sui valori”, come si legge nello stesso sito della Figc per bocca del Presidente Tavecchio.

Il prossimo 14 novembre lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” ospiterà a Bergamo la partita amichevole tra le nazionali under 21 di Italia e Danimarca.

Riteniamo che questo evento in sé positivo non possa far dimenticare la necessità e l’urgenza di denunciare quanto sopra evidenziato e rivolgiamo un appello affinché gli enti pubblici locali, coerentemente con l’impegno dimostrato nel contesto del Tavolo Provinciale per il GAP, agiscano in tutte le direzioni possibili per stigmatizzare il comportamento della Figc affinché receda dall’accordo con Intralot e mostri reale coerenza coi valori sportivi ed umani che dovrebbe incarnare.

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