Italia-Olanda: non solo calcio
Protagonisti anche Covid e Atalanta

Caldara, Gollini e il pubblico di massa orobico. Un trinomio di assenti sul manto erboso e sugli spalti del Gewiss Stadium in occasione di Italia-Olanda di mercoledì 14 ottobre.

Peccato perché ospitare un evento di simile portata coniugandolo in qualche modo con i colori nerazzurri sarebbe stata la classica ciliegina sulla prelibata torta. Prendiamocela, comunque, con la sfortuna che più nera di così non poteva cadere sul capo. A provvedere al malinconico forfait dei due atalantini i sopraggiunti infortuni; a far disertare gli sportivi dal rinnovato impianto di viale Giulio Cesare le norme restrittive di affollamento legate al coronavirus.

Lodevole, in ogni caso, la proposta del parlamentare Daniele Belotti (da sempre super supporter atalantino) subito accolta dalla Federcalcio di ospitare nella struttura sportiva i 243 sindaci del nostro territorio virtualmente rappresentanti di un territorio che ha toccato dignitosamente con mano le tragiche conseguenze dell’ epidemia. Ai primi cittadini dei comuni bergamaschi il rigoroso e doveroso compito di ricordare, attraverso i canali televisivi del mondo, i recentissimi nostri luttuosi trascorsi. Parallelamente al discorso umano da privilegiare all’ennesima potenza spazio indirettamente pure rivolto all’Atalanta, squadra sulla bocca di tutti per la straordinarietà di risultati sempre più avvincenti da tempo blindati sui campi italiani ed europei. Insomma l’atteso match degli azzurri con gli olandesi non sarà unicamente un confronto calcistico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA