La Festa della Dea saluta Favini
Ma è un commosso arrivederci

Il saluto al Maestro dei giovani nella sua serata e un in bocca al lupo allo stesso Mino Favini per la sua nuova avventura a Como.

Dopo 25 anni trascorsi nell’Atalanta, il responsabile del settore giovanile ha salutato i tifosi nerazzurri alla Festa della Dea, giunta alla 14ª edizione nel parcheggio di OrioCenter. Poche parole, rotte dall’emozione più volte, soprattutto quando in video ha visto il saluto e il ringraziamento dei suoi ragazzi Fausto Rossini, Gianpaolo Pazzini, Riccardo Montolivo, Ivan Pelizzoli e Jack Bonaventura. Sul palco insieme al «Mago di Meda» anche facce note del settore giovanile, tra cui Valter Bonacina, Stefano Bonaccorso e Giancarlo Finardi, che hanno onorato il loro maestro.

La scena però è tutta per lui, Mino Favini, sotto la cui gestione circa 120 giocatori sono approdati in A e B, arrivato sul palco accompagnato in moto come gli altri tecnici del settore giovanile: «Qua con me c’è Finardi: abbiate fiducia in lui, porterà avanti le mie idee, ma con la sua testa. Io ho dato tanto a loro, ma di più ho ricevuto. Spero di essere diventato e di rimanere uno di voi». Favini ha poi accettato l’invito di tornare ogni anno alla festa.

Il saluto commosso è nelle parole di Stefano Bonaccorso, il responsabile dell’attività di base atalantina. «Mi ha insegnato tutto: speriamo di proseguire il suo lavoro nel modo migliore; abbiamo dei buoni giovani, con pazienza ed entusiasmo speriamo di portarne in prima squadra il più possibile nei prossimi anni». Un grazie a Favini da Valter Bonacina, grazie al quale si è innamorato del settore giovanile: «Mi ha dato tanto e mi ha permesso di crescere con i ragazzi, trasmettendo ai giocatori, ma anche a noi tecnici, valori morali incredibili».

Presenti sul palco, oltre all’ex Augusto Scala, anche i ragazzi del basket in carrozzella del Sbs Bergamo, composta da giocatori bergamaschi che hanno iniziato la loro riabilitazione dal vecchio Riuniti e impegnati come società anche in altre discipline. Nella scorsa serata di sabato, prima del saluto del papà di Yara Gambirasio c’è stato quello dell’ex campione di boxe Luca Messi, che ha donato alla Curva Nord la cintura del campionato italiano del 2002.

Ci si avvicina al gran finale e questa sera sarà il turno di capitan Gianpaolo Bellini: da dirigente o giocatore di un’altra squadra mancato al rinnovo con la società atalantina in pochi giorni. Rispetto alla partenza la serata avrà un valore diverso, il saluto al capitano ancora in campo e un in bocca al lupo per la prossima stagione. Ci saranno anche i Nomadi, Mondonico e qualche suo ex giocatore a concludere una serata ancora da emozioni forti, prima del gran finale con l’arrivo della dirigenza e del presidente nerazzurro Antonio Percassi.

Simone Masper

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