La Remer apre il PalaFacchetti
ai ragazzi di tutte le società sportive

Da sostenere senza mezzi termini l’invito della Remer, esteso ai giocatori del settore giovanile di tutte le società sportive ad assistere gratuitamente alle gare casalinghe di campionato in programma al PalaFacchetti.

«Due piccioni con una fava», ci sembra capire, le finalità dell’insolita anche se non inedita iniziativa: incrementare il pubblico alle partite domenicali e propagandare la pallacanestro, specie, sull’intero territorio bergamasco. Quanto al primo aspetto è da tempo che questo sito insiste nell’auspicare un maggiore numero di pubblico sulle accoglienti e spaziose scalinate della struttura sportiva trevigliese.

Del resto ci è difficile non esternare, a volte, il disappunto-rammarico al pensiero che da oltre vent’anni la media di persone al PalaFacchetti oscilla tra il migliaio o poco più. Più o meno le medesime cifre ricorrenti in occasione delle sfide che si disputavano nell’originaria palestra dello Zanovello (si era negli anni 70-80!) quando la squadra militava in serie inferiori.

Al tempo stesso, favorire, ribadiamo, a costo zero, l’ingresso dei ragazzi, dai 12 ai 18 anni di età e degli accompagnatori renderà sempre più visibile e appetibile l’affascinante disciplina. Nel caso specifico la Remer pare, in un certo qual senso, abbia così sostituito il locale Comitato provinciale che tra i suoi compiti ha proprio quello della diffusione della palla a spicchi in ogni angolo.

In altri termini, riteniamo che il presidente Gianfranco Testa e i suoi più stretti collaboratori abbiano, in questo caso, bagnato il naso per idee e operatività all’Istituzione che governa, pur con parecchi meriti, la pallacanestro targata Bg.

Arturo Zambaldo

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