L’abbraccio tra Ruslan e Aleksey, Pessina: «Questo è il calcio che unisce ciò che la follia umana prova a dividere»

Il post di Matteo Pessina contro la guerra tra Ucraina e Russia: l’amicizia nello spogliatoio tra Malinovskyi e Miranchuk.

Un abbraccio negli spogliatoi tra l’ucraino Malinovskyi e il russo Miranchuk, due grandi giocatori dell’Atalanta che oggi assistono come molti di noi a una guerra tra i loro popoli. Un abbraccio a cui si sono stretti anche gli altri compagni nerazzurri, in primis Matteo Pessina, per dire «no alla guerra». Lo ricorda in un post sui social proprio lo stesso centrocampista della squadra di calcio bergamasca.

«Sarà banale sentire un calciatore dire “no alla guerra”. Sarà banale sentirgli dire che la guerra è sbagliata, sempre. Ma se fosse davvero così banale non saremmo qui, nel 2022, a ribadirlo tutti insieme . Ci penso da giorni ma non riesco a darmi una risposta: come può accadere dopo le sofferenze provate negli ultimi due anni?» scrive Pessina in un post su Instagram.

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«Nel nostro spogliatoio i due popoli coinvolti in guerra hanno i volti di Ruslan (Malinovskyi) e Aleksey (Miranchuk). “Mali” un ragazzo introverso, disponibile e con un carattere forte. “Mira” un ragazzo semplice, forse il più buono che conosca, timido e con passioni molto simili alle mie . L’altro giorno, mentre la follia della guerra metteva contro Russia e Ucraina, loro a Zingonia si sono abbracciati. E noi ci siamo stretti a loro e continueremo a farlo in questo momento difficile come una grande famiglia. Questo è il calcio che unisce ciò che la follia umana prova a dividere. Stop alla guerra in Ucraina!»

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