L’Atalanta e la Champions
Obiettivo possibile: il terzo posto

Non raccontate a nessuno che la Champions numero due è vicina. Non ci crederebbe proprio nessuno.

Sosteniamo realisticamente che il biglietto per partecipare la seconda volta di fila alla rassegna europea si è blindato in saccoccia addirittura con nove giornate dalla conclusione del Campionato.

Costringendo alla resa il Napoli, il distacco dalla Roma (quinta) è salito a dodici lunghezze. Insomma, per recuperare così tanti punti, l’undici capitolino dovrebbe solo sperare che l’Atalanta smetta di giocare antcipando di un bel po’ le vacanze estive.

Campa cavallo con quel che segue. L’equivalente di auspicare che un maratoneta non tagli il traguardo a un metro dal filo di lana. Già che siamo in tema di cifre impossibile non brindare alle 82 reti sin qui totalizzate (media di quasi 3 a partita) e alle 39 (meno della metà) subite. E se è sacrosanto certificato che nel calcio è quando la squadra del cuore va in gol che si esulta fate i conti delle innumerevoli volte che i supporter nerazzurri sono scattati in piedi per la gioia.

Per il Papu e soci, comunque, non è proprio finita qui. Diventa alla portata adesso l’obiettivo-terzo posto visto che ci precede l’Inter con un margine di quattro punti. E in aggiunta lo scontro diretto in programma nell’ultima partita del torneo a Bergamo.Piazzarsi subito dietro a Juventus e Lazio (o viceversa) entrambe in legittima corsa per lo scudetto rappresenterebbe per l’Atalanta la ulteriore consacrazione di squadra big.

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