L’incredibile ascesa di Spinazzola
Da oggetto misterioso a desiderio

Qualcuno mugugnava, un anno fa quando l’Atalanta scelse di puntare su Leonardo Spinazzola, giovane che la serie A l’aveva appena assaggiata, con morso fugace, giusto due stagioni prima proprio con la casacca nerazzurra.

Qualcuno, oggi, in caso di sua partenza, mugugnerebbe ugualmente, ma al contrario. E soprattutto con vigore ancora maggiore. Perché ora, dopo un anno straordinario, Leonardo Spinazzola è una pedina imprescindibile, è la saetta che fulmina le difese, è la freccia sinistra che ha saputo sorpassare ogni aspettativa.

Un’estate fa, appunto, chi se lo sarebbe immaginato? «Spina» aveva ventitré anni e una bella stagione di serie B alle spalle, a Perugia. Gasp lo aveva adocchiato già da tempo, già a Genova, e poi se l’è trovato a Bergamo quando Leo ha ritrovato l’Atalanta, nella sua seconda grande occasione. Sbocciata stavolta in una splendida favola, quella della promessa che finalmente è esplosa. Forse ancor più del previsto.

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