Parma-Atalanta, domenica si gioca
C’è il «sì» a maggioranza dei giocatori

È positivo il risultato dell’incontro a Parma tra il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, i giocatori gialloblù e i rappresentanti dell’Assocalciatori.

Dopo due rinvii consecutivi, la squadra emiliana tornerà così domenica in campo per disputare la partita con l’Atalanta, in programma alle 15 allo stadio Tardini.

Il via libera definitivo verso le 20,30 di venerdì, con il «sì» a maggioranza anche da parte dei giocatori. L’ok ufficiale dell’assemblea della Lega aveva posto la condizione che i gialloblù giocassero prima dell’udienza fallimentare del 19 marzo la partita con l’Atalanta e quella del weekend successivo contro il Sassuolo.

A Parma ci saranno gli steward, gli addetti sanitari in campo, i vigili del fuoco e anche l'erogazione di energia elettrica e acqua. I lucchetti allo stadio Tardini domenica non ci saranno più, il campionato può ripartire. Anticipando le decisioni della riunione di Lega calcio e l'assemblea con i giocatori e il presidente Figc Tavecchio, il Gos, gruppo operativo di sicurezza, aveva dato alle 11 il primo ok per Parma-Atalanta.

E poco dopo le 15,30 è trapelato il primo ok ufficiale. Nonostante i mal di pancia di alcune società (pare che De Laurentiis abbia espresso tutte le sue perplessità legate al salvataggio di una squadra da parte di terzi), arriveranno i soldi necessari garantiti dalla Lega.

Per reperire i soldi, si parla di una cifra vicina ai 5 milioni, l’idea è quella di utilizzare il fondo multe alimentato dalle ammende che ciascuna società paga in seguito alle sanzioni comminate dal giudice sportivo. La Lega presterebbe al curatore fallimentare del Parma questa cifra, una volta che il Tribunale abbia dichiarato il fallimento e sia stato concesso l’esercizio provvisorio, indispensabile per il mantenimento del titolo sportivo.

LA CRONISTORIA DELLA GIORNATA

ORE 12,16 - Il Gos si è riunito in questura e ha verificato che i fornitori che solitamente impiega il Parma Fc per le sfide interne sono pronti a operare ancora una volta. Una sorta di ulteriore bonus senza nemmeno bisogno delle garanzie che l'Erreà, sponsor tecnico del Parma, aveva detto di essere pronto a dare per riportare la squadra in campo. Una dimostrazione di fiducia celebrata anche sul sito ufficiale del club dove il Parma Fc scrive di ringraziare «tutti i fornitori che si sono adoperati insieme al club per questo risultato».

ORE 12,20 - Ha appena preso il via l'assemblea della Lega di Serie A che si dovrà confrontare sulla strategia da tenere relativamente alla crisi del Parma. Assenti solo i rappresentati della stessa società ducale, è invece presente il presidente della Figc Carlo Tavecchio, che però al suo ingresso in via Rosellini non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Bocche chiuse anche per gran parte dei dirigenti (hanno parlato solo Preziosi, Zamparini e Lugaresi) che discuteranno il piano voluto dal presidente federale per cercare di affrontare la situazione del Parma.

ORE 12,22 - «È già un campionato falsato». Così il presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi, all'ingresso della Lega Serie A, prima di partecipare all'assemblea che deciderà il piano-salvezza del Parma. «Se ci sono regole certe e le condizioni perché vengano rispettate, allora si può mettere una mano sul cuore e una sul portafogli - ha aggiunto Lugaresi -. Mi aspettavo la lettera di Sky, è normale visto che sono state saltate già due partite. Gli accordi vanno rispettati». Il presidente Lugaresi ha commentato le recenti insinuazioni di Alessandro Lucarelli, che aveva definito la posizione del Cesena condizionata dagli interessi su Defrel, giocatore in comproprietà tra i due club. «È un'affermazione fortemente offensiva nei miei confronti e in quelli del club. Forse pensa siamo dirigenti come quelli che ha avuto».

ORE 12,52 - In vista dell'udienza prefallimentare relativa alle vicende del Parma Calcio, la Guardia di Finanza, per ordine della Procura della Repubblica, sta acquisendo e sequestrando documenti nella sedi della società; della Figc, a Roma; della Lega di serie A, a Milano; e in uno studio di consulenza del lavoro, a Parma.

ORE 13,07 - «Il tentativo della Lega? Solo la proprietà può salvare il Parma. Come fa a farlo un terzo?». Così il presidente dei ducali, Giampietro Manenti, ai microfoni di «Tutti Convocati» su Radio24. «Non vado in Lega oggi perché abbiamo un controllo in corso, non mi posso muovere - aggiunge -. Penso che oggi incontrerò Tavecchio quando arriva ma non so cosa dirò. Zamparini e Preziosi non si fidano di me? Che ci posso fare, non ho niente da dire a loro».

ORE 13,50 - «Sono scoraggiato, ma non pentito: salverò il Parma evitando il fallimento. Contro l'Atalanta si giocherà». Queste, in sintesi, le dichiarazioni di Manenti che ha parlato anche ai microfoni di Radio Crc. «Sono fermo a Parma, i controlli sono ancora in corso qui a Collecchio», ha aggiunto il numero 1 del club crociato riferendosi alla visita della Guardia di Finanza ricevuta stamane. «Chi me lo ha fatto fare? È una bella domanda. Ho ereditato una situazione molto difficile, non immaginavo di trovarmi in una situazione così complicata ma stiamo cercando di superare gli ostacoli e andare avanti - ha aggiunto Manenti -. C'è bisogno di un lavoro non indifferente, non abbiamo ancora una stima precisa dei debiti contratti ed abbiamo tempo fino al 20 per effettuarla. Siamo convinti di riuscire a salvare il Parma».

«Con l'intervento della Procura - ha continuato Manenti - non è possibile effettuare le operazioni in maniera semplice come pensavo. Ho sbagliato a fare quelle dichiarazioni all'inizio, ma ero convinto di potercela fare e ho già fatto mea culpa. Ripeto, non conosciamo l'entità dei conti in rosso. Immaginavamo una situazione diversa da quella che abbiamo trovato, tuttavia non mi sono pentito di aver rilevato il Parma, sono scoraggiato, ma sono abituato a situazioni difficili. Il mancato pagamento degli stipendi ai giocatori? È stato fatto uno studio su tutti i creditori, bisogna pagare anche i dipendenti. Lo studio che stiamo predisponendo dovrà poi essere accertato dalla Procura».

«Le partite non giocate? La squadra voleva protestare nei confronti dei vertici del calcio, non era un problema pagare la trasferta e non sarà un problema giocare con l'Atalanta. C'è stato una sorta di sciopero dei calciatori ed abbiamo voluto evitare spiacevoli convenienti. Il caso Parma è stato gestito male, concordo con Zamparini, ma non con Preziosi - ha proseguito Manenti ai microfoni di Radio Crc -. In ogni caso, resto ottimista, non è un problema di bonifici, bisogna presentare un piano valido evitando il fallimento, voglio salvare il Parma» ha concluso Manenti.

ORE 15,57 - La Lega Calcio ha dato la sua disponibilità a sostenere un piano che consenta di aiutare il Parma a proseguire il campionato in corso. L'assemblea dei presidenti si è infatti espressa con 16 voti favorevoli, tre astenuti (tra cui il Napoli) e il voto contrario del Cesena. Il piano, che sarà operativo il prossimo 19 marzo, quando entreranno in vigore le procedure fallimentari, dovrebbe prevedere un fondo di 5 milioni, due dei quali provenienti dal fondo multe. Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, uscendo dagli uffici di via Rosellini ha commentato: «Sto andando a Parma con il direttore generale della Lega Brunelli a portare questa proposta, che mi sembra ragionevole, ai giocatori». Il piano uscito oggi dalla Lega dovrà infatti essere approvato, oltre che dal curatore fallimentare, dagli stessi giocatori della squadra emiliana.

ORE 17 - «Salvare il Parma è difficile, ci vuole qualcos’altro, per ora gli diamo aiuto. L’Atalanta ha votato per l’aiuto. Se riusciamo a salvarlo bisogna ancora vederlo. Ora tutto nelle mani del presidente Tavecchio» il commento del direttore generale nerazzurro Pierpaolo Marino al termine dell’assemblea di Lega. «La fattispecie dice che il Parma si debba ritirare e questi continui rinvii di partite potrebbero potenzialmente aver falsato in campionato, lo vedremo in fondo. Credo che la nostra partita si giocherà dopo le decisioni del Gos. Siamo felici, non siamo stati speculativi. Abbiamo tenuto una posizione seria e responsabile cercando di aiutare il Parma e l’immagine del campionato italiano».

«Siamo stati dalla parte del Parma e andiamo a giocare sportivamente. Andiamo, sapendo che sarà una partita difficilissima e sappiamo di trovare avversari motivati e senza pressioni particolari». La lettera inviata alla Lega da Sky potrebbe avere avuto il suo peso. «È l’immagine che conta, non la lettera di Sky visto che le norme dicono anche che una società possa ritirarsi dal campionato senza inficiare i diritti tv» ha osservato Marino. «Non è tutto sbagliato e da rifare - ha concluso il dirigente bergamasco invitando tutti a non sparare contro il calcio italiano -. È inutile andare a ricercare altri colpevoli che non siano il Parma. Vi assicuro che i controlli in Federazione ci sono. Non aggrediamo il calcio perché il caso Parma accade una volta ogni 100 anni».

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