Mancini: «Bergamo campo difficile
In casa l’Atalanta crea problemi a tutti»

«A Bergamo vorrei vedere la stessa grinta che ho visto con il Sassuolo, nella speranza che cambi il risultato. Si tratta di squadre simili, che giocano bene, non hanno nulla da perdere e giocatori veloci».

Con il Sassuolo abbiamo perso immeritatamente, dobbiamo accettarlo, sapendo che abbiamo fatto un ottimo girone d’andata e che dobbiamo cercare di migliorarci nel ritorno». Così il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, alla vigilia dell’anticipo di sabato a Bergamo contro i nerazzurri di mister Reja.

«Un campo difficile, una squadra che in casa crea difficoltà a tutti, poi penseremo al Napoli e alla gara di Coppa Italia di martedì». Inter sorpassata dagli azzurri di Sarri e agganciata in seconda posizione dai bianconeri di Allegri. «Non si sta in testa per 16 partite su 19 per caso, se ci siamo riusciti vuol dire che lo abbiamo meritato. Per quanto riguarda la Juve, anche quando era a -9 - sottolinea Mancini in conferenza stampa - dicevo che sarebbe rientrata perché è la squadra più forte e ho anche detto che la testa della classifica può variare di settimana in settimana. Noi dobbiamo essere bravi a mantenere la concentrazione e la forza che abbiamo avuto nel girone d’andata».

«Icardi e Jovetic sono due centravanti con qualità diverse, hanno fatto buone partite insieme, altre volte un po’ meno, ma penso che il feeling possa scattare all’improvviso anche perché possono sicuramente coesistere, ma è certo che noi ci aspettiamo di più». Il «Mancio» continua a puntare su Jo Jo, ma sottolinea: «l’Inter è una squadra con una storia importante, non è inferiore al City da dove viene lui, è tra le top nel mondo e chi viene deve dare il massimo. Noi crediamo nelle qualità di Jovetic, credo sempre che possa fare di più e possa essere decisivo nel girone di ritorno. Lui e Mauro sono i nostri attaccanti principali».

In difficoltà, invece, Kondogbia. «Diventerà un grande centrocampista, è giovane e ha bisogno di tempo ma lo diventerà. Alterna cose buone a meno buone ma deve abituarsi al nostro calcio. In Italia gente come Van Basten e Platini nei primi mesi non toccavano palla. Si deve avere pazienza per Geoffrey». Thohir ha detto che Mancini resterà anche il prossimo anno, ma ha il contratto in scadenza nel giugno 2017. «Non è un problema, noi dobbiamo pensare di fare il massimo quest’anno, il resto lascia il tempo che trova».

Capitolo mercato, Guarin è tentato dalla Cina. «Per adesso rimangono tutti qui, vedremo nelle prossime settimane, ma gennaio è un mese fastidioso proprio per questo motivo. Spero che resti, è un giocatore che quando sta bene è molto importante. Soriano? Bravo, diverso da Guarin, ma sicuramente bravo, è migliorato tantissimo».

Potrebbe partire Ranocchia. «Se dovesse partire dovremmo prendere un difensore centrale con le stesse caratteristiche di Andrea». In attacco piace, e non solo all’Inter, il Pocho Lavezzi. «Mi chiedo perché dovrebbe lasciare il Psg, sta vincendo un altro campionato, sta giocando la Champions, si svincola a giugno e quindi potrebbe esserci questa possibilità in estate, ma adesso mi sembra abbastanza difficile», il commento di Mancini che poi sottolinea: «Possiamo restare così. Ci sono squadre più attrezzate di noi, ma se siamo rimasti al vertice è perché ci sono valori anche qui».

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