Maran, Dna da Atalanta
Tecnico serio e motivato

Non siamo tra quelli che accoglierebbero Rolando Maran (con un piede e tre quarti alla guida dei nerazzurri la prossima stagione) tiepidamente o se preferite con scarso entusiasmo.

Il perché è presto detto: per curriculum professionale e per Dna caratteriale lo riteniamo all’altezza del ruolo: in altre parole è un allenatore fatto su misura per l’ Atalanta. Basta e avanza ricordare il 9° posto, nell’ultimo torneo, alla guida di un Chievo che in estate tutti davano in lotta per non retrocedere, per non parlare del sorprendente Catania edizione 2012-2013. E in più, a Bergamo, si dovrebbe ritrovare con un parco giocatori sulla carta di prospettive e qualità migliori alle precedenti esperienze.

Del resto, se le scelte della società sono decisamente orientate su di lui ci sarà una ragione di fondo. Suo principale sponsor, da quanto si sostiene, è il direttore Giovanni Sartori che lo conosce bene da tempo. E volete che Sartori sia disposto a rischiare sul suo conto? No e poi no. Un feeling, quello tra il dirigente e il mister trentino, da considerare come un valore aggiunto. Da non sottovalutare, inoltre, come lo stesso Maran stia spingendo per mettersi a disposizione del club dei Percassi il più in fretta possibile: se non fosse più che motivato se ne ne starebbe sereno e tranquillo a Verona sponda Chievo alla corte del presidente Luca Campedelli, che gli ha già garantito un contratto per due stagioni. Insomma, molto meglio un tecnico motivato e caricato come Maran rispetto ad uno dal nome più altisonante ( e con pretese economiche che vanno di conseguenza...), con quel che magari ne consegue.

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