Marino: «Nel fortino di Bergamo
respingeremo la corazzata Roma»

Allenamento pomeridiano per l'Atalanta di mister Colantuono che alla ripresa del campionato, dopo la sosta per la Nazionale, riceverà la Roma in casa nell'anticipo delle ore 18 della 12ª giornata.

Per i nerazzurri lunga seduta di lavoro sul campo principale di Zingonia tra riscaldamento, tecnica e partitella finale. Ancora assenti, perché impegnati con le rispettive nazionali, Carmona, Dramè, Baselli e Zappacosta. Terapie e lavoro in acqua per Salvatore Molina, costretto ad abbandonare l'Under 21 a causa di un affaticamento al flessore destro. Il calciatore verrà sottoposto a un esame ecografico venerdì 14 novembre. Lavoro differenziato per Bianchi (contusione al piede) e per Migliaccio (lieve elongazione del retto femorale sinistro). Programma di lavoro personalizzato per Estigarribia e Rosseti. Venerdì allenamento a porte chiuse.

Dieci punti in 11 gare, tre pareggi consecutivi. È un'Atalanta che non ha ancora trovato il passo giusto, ma che è in crescita come assicura il direttore generale del club nerazzurro Pierpaolo Marino. «Nelle ultime tre partite ho visto una bella Atalanta operaia e me ne complimento con il mister e con i giocatori, perché per esempio abbiamo imposto il pareggio a un Napoli che ultimamente è stato stratosferico - spiega Marino ai microfoni di Sky Sport 24 -. Ora affronteremo la Roma, una grande corazzata, e lo faremo con grande rispetto, ma nella consapevolezza che quando l'Atalanta lotta con il cuore, e questo ce l'ha nel dna, riesce spesso a sorprendere anche in queste occasioni».

Il 22 a Bergamo arriva una Roma che il 25 affronterà in trasferta il Cska Mosca in una partita fondamentale in chiave Champions League, ma Marino non si fa illusioni. «Ascolto molto attentamente le interviste di Garcia che considero un grandissimo comunicatore. Forse dai tempi di Mourinho ne mancava uno così. Gli sento sempre dire che bisogna ragionare partita per partita ed è per questo che penso che la Roma verrà a Bergamo come se dovesse giocare in Champions League . Non possiamo puntare sugli eventuali errori di distrazione degli avversari, dobbiamo arroccarci nel nostro fortino di Bergamo, come succedeva nel Medioevo, e respingere una corazzata come la Roma».

Peggiore attacco del torneo quello nerazzurro che è riuscito a fare soltanto 4 reti in 11 gare. A questa Atalanta mancano i gol di Denis. «Il problema degli attaccanti è che quando abituano bene, come ha fatto Denis che nelle ultime tre stagioni ha realizzato 45 gol, appena ne fanno qualcuno in meno si parla di crisi. In realtà credo che ci sia bisogno di una messa a punto dei meccanismi tra la fase difensiva e quella offensiva, può capitare nella prima parte della stagione - spiega Marino -. Nelle ultime tre gare la nostra differenza reti è 0 e va bene così perché è l'equilibrio tra le due fasi che fa la classifica. Spero e credo che l'Atalanta finora abbia espresso meno delle potenzialità che in realtà ha».

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