Migliaccio: «Una partita sentita
In casa abbiamo qualcosa in più»

Riprende a parlare l’Atalanta dopo il silenzio stampa arrivato in seguito alla sconfitta di Torino e alle decisioni arbitrali. A Zingonia è stato Giulio Migliaccio a presentarsi davanti ai microfoni, evitando di parlare delle decisioni arbitrali dell’ultimo match.

Riprende a parlare l’Atalanta dopo il silenzio stampa arrivato in seguito alla sconfitta di Torino e alle decisioni arbitrali del signor Tagliavento. A Zingonia è stato Giulio Migliaccio a presentarsi davanti ai microfoni degli addetti ai lavori, evitando di parlare delle decisioni arbitrali dell’ultimo match, ma concentrandosi subito sul prossimo incontro di campionato, in programma domenica 2 febbraio alle 15 contro il Napoli a Bergamo.

«Ho tanti amici ed è una partita sentita dalla mia famiglia, dal papà e dai fratelli, ma l’ho sempre vissuta tranquillamente perché in quella squadra non ci ho mai giocato -ha affermato il giocatore napoletano-. Nell’ultimo periodo hanno fatto un po’ fatica, ma i risultati li hanno ottenuti comunque, e hanno giocatori importanti in grado di risolvere la partita. Sono una squadra forte, la classifica lo dimostra, hanno investito molto in estate, ma credo che non siano nel periodo massimo di forma e proveremo ad approfittarne. Mi aspetto un Napoli forte, ma in casa noi riusciamo a dare sempre qualcosa di più. La Coppa Italia potrebbe influire, ma non ci credo troppo: mi auguro che possano avvertire un po’ di stanchezza».

Parla da allenatore navigato il 33enne centrocampista atalantino, cosciente che la squadra bergamasca da quando è tornata in A ha sempre dato filo da torcere agli azzurri. “Il Napoli fa fatica quando deve fare la partita ed è bravo nelle ripartenze. In casa siamo riusciti a tenere testa anche alle grandi, a parte la Juventus che è di un altro pianeta, e credo che anche con il Napoli riusciremo ad imporre il nostro gioco senza essere la vittima sacrificale. Mi hanno sorpreso Mertens e Callejon, non li conoscevo benissimo e si stanno dimostrando giocatori importanti. Nei due precedenti della stagione li abbiamo fatti soffrire, ma le loro individualità hanno fatto qualcosa di più, ma a Bergamo sarà differente. Mi dà fastidio sentir parlare di mancanza di personalità e carattere in trasferta: quando sento queste cose è come se mi toccassero nell’orgoglio. Non mi so dare una spiegazione, perché la squadra gioca con la stessa mentalità in casa e fuori”.

In questa Atalanta che fatica lontano dal Comunale nell’inizio di 2014 ha nuovamente trovato spazio a centrocampo proprio Giulio Migliaccio, che vuole sfatare il tabù del gol all’ombra della Maresana. “Al Comunale il gol mi manca perché ho fatto 4 reti fuori casa nella prima esperienza qua e mi auguro di regalarmi questa gioia a Bergamo: la condizione comincia a migliorare, sto sempre meglio e voglio contribuire a raggiungere una salvezza più che tranquilla. Si è parlato spesso di Napoli perché sono napoletano ed ero stato accostato agli azzurri, ma non c’è mai stato nulla di vero. Il mercato? L’Atalanta si sta muovendo poco perché ha fatto una squadra all’altezza in estate. Abbiamo avuto tanti infortunati e proprio questi possono essere il valore aggiunto del ritorno”.

Simone Masper

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