Milan, udienza di due ore all’Uefa
In gioco l’esclusione dall’Europa League

In pochi giorni si dovrebbe conoscere il destino del Milan che porterà anche conseguenze per l’Atalanta.

«Speriamo vengano valutati fatti certi e non congetture». Così l’ad del Milan, Marco Fassone, dopo l’udienza alla Camera giudicante della Uefa, in cui il club si è difeso senza mettere sul tavolo l’eventuale ingresso di un nuovo socio. «Ci sono sviluppi? Non posso dirlo, sono fatti che riguardano l’azionista come tanti argomenti discussi oggi - ha detto Fassone a Nyon -. Abbiamo scelto di andare per fatti certi, non per supposizioni e congetture. E speriamo allo stesso modo che vengano valutati fatti certi e non congetture».

Il Milan è a rischio esclusione dall’Europa League La squadra rossonera si è guadagnata sul campo la partecipazione alla competizione europea in questo campionato arrivando sesto, proprio prima dell’Atalanta che dovrà, invece, disputare i preliminari. Se la Uefa dovesse adottare la mano pesante sul club milanese per mancate coperture finanziarie, la decisione comporterebbe un vantaggio per l’Atalanta che a quel punto sarebbe qualificata direttamente alla fase a gironi senza dover passare per una scomoda e insidiosa trafila eliminatoria.

«Non ci è stato detto quando sarà presa la decisione, però immagino che sarà abbastanza veloce. Non abbiamo avuto ulteriori riferimenti». E’ quanto dichiarato dall’ad del Milan, Marco Fassone, ai giornalisti presenti a Nyon, in Svizzera, dove il club si è difeso davanti alla Camera giudicante della Uefa. Secondo le indiscrezioni della vigilia, i giudici potrebbero esprimersi nel giro di 48-72 ore. «C’è stato un bel contraddittorio, anche con i rappresentanti della Camera investigativa, è durato due ore - ha aggiunto Fassone -. Ho il sentimento che quanto meno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione».

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