Mister Gasperini: «Orgoglioso di quanto fatto, sul futuro chiedo chiarezza»

Gian Piero Gasperini, nel pomeriggio di martedì 7 giugno alle 18.30, si è presentato al torneo di tennis organizzato dall’Accademia dello Sport per la solidarietà, alla Cittadella dello Sport di Bergamo.

«Vedo tre strade: un potenziamento immediato tipo Zapata quando partì Petagna e poi Muriel, presi dal presidente Antonio e da Luca Percassi con due blitz; lo svecchiamento partendo da Scalvini e Koopmeiners che sono già qui; la terza è fare poco o niente e stare a guardare». Lo dice mister Gasperini nel pomeriggio di martedì 7 giugno, a margine del premio ricevuto dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà per il contributo a Bergamo durante la pandemia.
Il mister spiega: «Io non ho avuto modo di parlare con la nuova proprietà, anche perché è legata alla famiglia Percassi. Io comunque chiedo la maggior chiarezza possibile, ma lo dobbiamo a noi stessi e alla gente. La chiarezza è fondamentale, ma questo mi sembra che sia molto ben definito. L’Atalanta ha fatto davvero tanto in questi anni, è conosciuta ormai in tutto il mondo e io non entro nel merito della società: posso dire di cosa ho bisogno ma la strada da percorrere spetta alla società».

mister Gasperini parla alla stampa anche se introduce le sue dichiarazioni con un «non ho intenzioni di fare una conferenza stampa», e dice: «Voglio parlare ai tifosi e dire che se guardo alla stagione passata guardo con orgoglio a tutto quello che abbiamo fatto».
E il futuro? «Il 4 luglio inizia la stagione, sarà tutta da costruire».

Gasperini si guarda indietro: «L’appuntamento più alto sicuramente è stato con il Paris Saint Germain, ma non è detto che è stato il più bello: abbiamo vinto a Torino contro la Juve - ha risposto alle domande il mister -. Con la società c’è da lavorare: prima di tutto bisogna definire gli obiettivi, ma la società lo sta già facendo da settimane».

Il mister fa un’analisi della sua Atalanta: «Una evoluzione incredibile: siamo partiti con una squadra di giovani italiani, che sono stai la fortuna dall’Atalanta, e poi la squadra è stata rivoluzionata: c’è stato un cambiamento nel gioco, nelle caratteristiche dei giocatori». E aggiunge: «Non parlo dell’Atalanta del futuro: parlerà il mercato - e aggiunge -. Se mi si chiede se questa squadra è competitiva così come è, in grado di ripetere i successi del passato, dico che probabilmente la risposta è no. Il motivo è tecnico, non della squadra che non si tira mai indietro. Io ipotizzo le strade da percorrere, ma è la società che decide quale intraprendere». Un commento anche sui vari interventi del var: ««Nonostante abbiamo fatto così pochi punti, ci sono stati dei motivi clamorosi. Dodici partite con quindici episodi per il Var, mi dispiace che nessuno abbia preso le parti della squadra in modo consistente.Poi ci abbiamo anche messo del nostro, non per mancanza della squadra, ma secondo la mia visione tecnica: oggi per i livelli che abbiamo, abbiamo delle difficoltà».
Tira dritto sulle domande relative a chi ha parlato di dimissioni: «Le parole spesso sono state ribaltate e capovolte, vi chiedo un po’ di correttezza. Io oggi sentivo che addirittura Gasperini voleva cambiare 10 giocatori - ha detto -. Serve un po’ più di serietà. Non do le dimissioni oggi. Io non ho convocato nessuna conferenza stampa». Gian Piero Gasperini smentisce così le voci circa il suo addio: «Quando arrivai sei anni fa dissi al presidente che avrei voluto sette od otto giocatori del vivaio perché il pubblico si identificasse con la squadra - rimarca il tecnico -. Non avrei immaginato che saremmo arrivati così in alto: è assurdo parlare di fallimento perché dopo tre anni non si va in Champions. Non si fa del bene all’Atalanta: non possiamo competere con gli squadroni metropolitani sul piano dei numeri».

Sul lavoro da fare Gasperini si dice pronto: «La stagione si è chiusa con un poco di delusione. Però abbiamo fatto il record di punti del girone d’andata, il record di vittorie in trasferta e abbiamo portato Bergamo in giro per l’Europa - e ripete -. L’estate dell’Atalanta è tutta da costruire. Iniziamo il 4 luglio con la preparazione, ci saranno tre giornate iniziali di campionato a mercato aperto e questa è un’anomalia».

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