Domenica da incubo a San Siro
Ma il sogno europeo non svanisce

I sette gol presi a San Siro sono certamente una batosta inaspettata ma non cambiano di un millimetro le aspettative e soprattutto le possibilità di coronare il sogno europeo dell’Atalanta.

Nonostante una domenica da incubo, il sogno non svanisce. Ne sono convinti sia mister e giocatori, sia i tifosi che per dimostrare ancora una volta il loro attaccamento alla squadra si sono dati appuntamento a Zingonia per rincuorare i giocatori dopo la batosta di San Siro. Erano un migliaio ai cancelli del centro sportivo per dimostrare anche nella sconfitta l’affetto e e l’attaccamento alla maglia. Ora a favorire un rilancio dei neroazzurri c’è anche il calendario. Dopo il trittico di fuoco contro Napoli, Fiorentina e Inter, che comunque ha fruttato quattro punti, domenica prossima a Bergamo arriverà il Pescara. Nonostante la cura Zeman, la squadra abruzzese è desolatamente ultima in classifica con 12 punti e non dovrebbe, facendo tutti gli scongiuri del caso, riservare brutte sorprese per i neroazzurri che si ritroverebbero ancora sesti con intatte ambizioni europee.

Gasperini alla ripresa degli allenamenti esaminerà a fondo con la squadra le cause del flop. Dagli aspetti di natura psicologica a quelli specificatamente tecnico-tattici. Del resto, che non ci sia stato giocatore in grado di avvicinarsi sufficienza la dice proprio lunga sulla prestazione della squadra. A cominciare dal numero uno Berisha che su otto tiri in porta ha preso sette gol, fino al quattordicesimo atalantino sceso in campo in quei «drammatici» novanta minuti. Un collettivo irriconoscibile rispetto a quello che eravamo abituati a «gustare» sino a qui.

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