Nuoto, piovono medaglie a Mondiali
Belotti fuori dopo l’argento in staffetta

Dopo lo splendido argento nella staffetta 4x200 di giovedì 4 dicembre ai campionati del mondo in vasca corta di Doha, in Qatar, per il bergamasco Marco Belotti si è concretizzata l’eliminazione nei 50 farfalla: fuori con il 22esimo crono (23"26).

Ma giovedì era esplosa la festa azzurra, una festa di squadra, con due medaglie e una pioggia di record italiani nella staffette fatte registrare nella seconda giornata di gare. E grande protagonista della giornata era stato il bergamasco Marco Belotti, che aveva messo le sue bracciate su un paio di primati, ma soprattutto sulla medaglia d’argento.

A fare notizia soprattutto la 4x200 stile libero, che con il miglior tempo assoluto (6’54”70) nelle qualificazioni davanti a Stati Uniti, Brasile e Russia, aveva frantumato uno storico record italiano di 6’58”39 che resisteva dal 2008 e che apparteneva a quattro grandi della storia del nuoto: Brembilla, Rosolino, Cassio e Magnini. A Doha, a firmare il nuovo primato, ci avevano pensato Andrea Mitchell D’Arrigo (1’14”35), Marco Belotti (1’43”97), Nicolangelo Di Fabio (1’43”84) e il sempreverde Filippo Magnini (1’43”44).

E le sorprese di giovedì mattina non si erano esaurite a questa staffetta, perché Marco Belotti (terzo frazionista, 22”78) aveva trascinato in finale con il settimo tempo (1’34”43) anche la staffetta 4x50 mista. Da segnalare anche la qualificazione della staffetta 4x50 mista mista. Nelle finali del tardo pomeriggio di giovedì Marco Belotti era stato sacrificato dalla staffetta 4x50 mista (che concludeva al sesto posto, 1’32”68), per permettergli di partecipare a quella che sarebbe stata l’impresa della 4x200 stile libero.

Andrea Mitchell D’Arrigo (1’42”77) è partito per primo e ha concluso quarto (dopo essere stato terzo ai 100 metri e secondo ai 150 metri), quindi Marco Belotti (1’43”98) ha conservato il quarto posto a pochi centesimi di secondi dal podio, Nicolangelo Di Fabio (1’42”98) si è battuto scendendo al quinto posto e infine Filippo Magnini si è lanciato a razzo verso il podio e con il tempo di 1’42”07 ha trascinano l’Italia alla conquista della medaglia d’argento, a soli 12” dall’oro americano, ma davanti a Russia e Sud Africa, che si erano alternate al comando nelle prime frazioni. E l’esultanza è stata doppia quando sul cronometro è comparso il tempo di 6’51”80, che ha migliorato ulteriormente il record italiano già fissato al mattino.

Sulla scia di questo argento è poi arrivato un bronzo dalla staffetta 4x50 mista: 1’37”90 e nuovo record italiano, con Niccolo Bonacchi (23”58), Fabio Scozzoli (25”55), Silvia Di Pietro (25”22) e Erika Ferraioli (23”55).

Tornando alle gare di venerdì, Federica Pellegrini si è riscattata dopo l'eliminazione nelle batterie dei 200 dorso (sedicesimo tempo con 2'05"76) e ha spinto la staffetta 4x100 sl alla medaglia di bronzo. Le azzurre (oltre all'olimpionica, Silvia Di Pietro, Erika Ferraioli e Alice Mizzau) hanno chiuso al terzo posto in 3'29"48, alle spalle dell'Olanda, oro e record del mondo in 3'26"53, e agli Stati Uniti, argento in 3'27"70.

Ma l’impresa azzurra della giornata è stata di Marco Orsi, nuovo vicecampione del mondo dei 50 stile libero con il record italiano di 20"69. La sua esplosione è stata deflagrante. Strepitosa. Adrenalina pura per aprire le acque e restare ai piedi dell'irragiungibile campione olimpico francese Florent Manaudou, che ha stabilito il record mondiale sui 20"26 cancellando per quattro centesimi il gommato del sudafricano Roland Schoeman che resisteva dall'agosto 2009. Lo sprinter italiano, tesserato per Fiamme Oro e Uisp Bologna ed allenato da Roberto Odaldi, si è messo alle spalle l'olimpionico del 2008, il brasiliano Cesar Cielo, bronzo in 28"88.

© RIPRODUZIONE RISERVATA