Ok il bottino di Colantuono nell’andata
A Reja mancano 10 punti per imitarlo

Atalanta, riconosciamo a Colantuono ciò che doverosamente gli appartiene. Nel celebrare, comunque, il bilancio sin qui firmato Edy Reja, guai dimenticare che con lo Stefano di Anzio sulla panchina atalantina erano stati conquistati al termine dell’andata 20 punti.

Un bottino niente male perché in piena linea con la media-salvezza. In altri termini, se a quei 20 punti se ne dovessero blindare il medesimo numero nel ritorno, la permanenza in serie A sarebbe oltremodo garantita, per di più, con un certo anticipo.

Reja, oggi come oggi, pare ragionevolmente proiettato nel seguire il solco tracciato dal suo predecessore. Da quando è a Zingonia, Reja ha racimolato 7 punti (vittoria con il Sassuolo e pareggi con Parma, Napoli, Udinese e Roma). Dunque, sempre il tecnico goriziano ha a disposizione ancora sette turni per uguagliare chi gli passò, con evidente sorpresa, il testimone dopo il criticato flop casalingo contro la Sampdoria.

Traguardo, quanto meno, sulla carta alla portata vista il calendario. Quattro, del resto, le sfide a Bergamo (Empoli, Lazio, Genoa e Milan) tre quelle esterne (Cesena, Palermo e Chievo). I 10 punti che mancano all’attuale graduatoria sono rapportabili a 1,4 punti a partita o se preferite a un totale di 3 successi e a un risultato di parità. Tutto questo, ribadiamo, per uguagliare il decoroso percorso compiuto da Colantuono durante le 19 gare del torneo ascendente.

Altro discorso, poi, se ci affidiamo alle cifre riguardanti la quota salvezza vera e propria. Per rimanere nella massima divisione nazionale dovrebbero bastare circa 33-34 punti. In tal caso l’Atalanta sarà obbligata a strappare 3-4 punti qua e là. E, allora, perché mai non affidarsi al classico, nonché ripetitivo, bicchiere mezzo pieno? Inguaribile ottimismo da parte di colui che lo ripropone? Di questi tempi non si direbbe proprio….

Arturo Zambaldo

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