Olimpiadi, Federica: «Finisce qui». Settima nel suo ultimo 200 sl: «È stato un bel viaggio»

Federica Pellegrini ha chiuso al settimo posto la sua ultima finale olimpica dei 200 stile libero, unica nella storia ad essersi qualificata per cinque volte nella stessa distanza. «È stato un bel viaggio - ha commentato - me la sono goduta dall’inizio alla fine».

«È stato un bel viaggio, tanti anni di bracciate: me la sono goduta dall’inizio alla fine». Federica Pellegrini prova a non piangere, ma non riesce a trattenere le lacrime dopo il settimo posto nella finale dei 200 stile, «l’ultima della mia carriera» dice e aggiunge: «Tra pochi giorni farò 33 anni, è il momento più giusto - ha detto a RaiSport -: ringrazio tutti quelli che mi hanno tifato e si sono svegliati di notte per seguirmi dall’Italia».

«Ho tantissime cose da fare adesso. Uno, tornare a casa che mi stanno aspettando tutti. Due, festeggiare il mio compleanno». Così Federica Pellegrini al termine della finale olimpica dei 200 stile libero, l’ultima della sua carriera, racconta in mixed zone i progetti per il futuro. «Ci dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, adesso mi metterò a fare volantinaggio. Poi a settembre, si spera anche a novembre, ci sarà la Isl a Napoli e poi uscirà il docufilm, c’è in progetto un libro, c’è la registrazione della nuova stagione di Italià’s Got Talent. Insomma, sarò molto impegnata» chiosa la campionessa veneta.

Infine toglie i veli sulla sua vita privata: al termine della finale olimpica dei 200 stile libero, l’ultima della sua carriera, ha «ufficializzato» la sua relazione sentimentale con il suo allenatore Matteo Giunta. «Se non ci fosse stato lui, probabilmente avrei smesso due anni fa - racconta visibilmente emozionata e a tratti con lacrime la campionessa veneta ai microfoni del Tg1 -. Matteo è stato un grandissimo allenatore ed un compagno di vita speciale, spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una persona fondamentale - conclude - una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo».

Molto consapevole del suo settimo posto: «Ho sempre accettato i cambiamenti che la mia vita mi ha messo di fronte cercando una reazione immediata. Sapevo che il posticipo dei giochi avrebbe cambiato un po’ le carte in tavola, è stato così per tutti non solo per me, ma non mi andava di chiudere la mia carriera solo perché avevano rinviato di un anno. Abbiamo fatto veramente tutto il possibile, io sono molto serena. È stata - spiega - sicuramente una delle gare più difficili ma perché è stato difficile l’adattamento che a 33 anni devi fare dopo un cambio di marcia fisico abbastanza importante. Quindi una delle gare più dure, ma sicuramente una di quelle che ricorderò» afferma. Poi sulla scelta di lasciare: «Sono molto contenta di quello che abbiamo fatto in questi anni - racconta ancora la «Divina» del nuoto italiano. Sulla decisione presa, penso che sia il momento giusto, penso sia anche il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c’è niente. Quindi sono in pace».

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