«Ora smaltiamo la sbornia Champions»
Gasp: Bologna difficile, scoperti in attacco

L’Atalanta si rituffa in Campionato dopo l’euforia per la qualificazione agli ottavi di Champions League e Gian Piero Gasperini riporta tutti coi piedi per terra: «Rientriamo in una competizione equilibrata e difficile, sicuramente la sbornia per la vittoria con lo Shakhtar ci ha un po’ storditi. Il Bologna ha problemi di risultati, ma il Dall’Ara è sempre difficile da espugnare».

« Noi abbiamo dalla nostra lo slancio della qualificazione, ma anche sabato scorso col Verona era stata dura» continua il mister che è preoccupato per gli acciacchi di alcuni giocatori: «Qualche giocatore, ed è il caso di Gomez che preoccupa un po’: ha una forte contusione alla coscia, venerdì era molto limitato, ora va meglio - sottolinea -. Ilicic sta recuperando, speriamo sia disponibile per la prossima contro il Milan. Magari si tratta di infortuni che di solito si superano velocemente, ma il tempo prima della partita è poco».

Gasperini, proprio mercoledì sera dopo il trionfo di Kharkiv in coppa, ha annunciato di voler fare a meno di Kjaer e di lasciar andare altrove a giocare Arana (in prestito dal Siviglia come lo stesso difensore danese), Barrow e Ibañez, segno che al mercato di riparazione qualche elemento di pregio (Caldara su tutti, nonostante le smentite sui due fronti) è atteso: «Non è che mi serva tanto, anche perché io sono per le rose corte di giocatori duttili per compattare il gruppo e allenarlo meglio, ma siamo un po’ scoperti soltanto davanti - spiega il Gasp -. Vorrei vedere altre squadre giocare senza Zapata e Ilicic per qualche tempo. Non abbiamo bisogno di 28 giocatori, con 18 o anche 16 come di recente riusciamo a gestire le emergenze. Ambizioni, strategie e conseguenti scelte spettano alla società. Mi preoccuperebbe solo un ulteriore prolungamento dell’infortunio di Duvan: la sosta sarà solo di una settimana, non è che dopo si rimetta a posto a tutto».

Stavolta c’è una panchina da allungare, con Pasalic e Malinovskyi certamente in campo: «Porto anche Traore e Piccoli della Primavera (impegnata domenica mattina coi pari età proprio del Bologna, ndr). Il nostro settore giovanile è sempre all’avanguardia per la qualità tecnica, adesso sta avendo riscontri notevoli e importanti anche a livello di competizioni europee. Il frutto si potrà cogliere nei prossimi anni».

Dimenticare Kharkiv sembra lo slogan della vigilia: «L’esperienza di coppa ce la stiamo portando in campionato, ma non è facile inanellare filotti. Abbiamo pagato dazio all’assenza prolungata di Zapata e in parte di Ilicic - riflette Gasperini -. Corriamo per fare il massimo. Il quarto posto è un obiettivo che non può essere fissato adesso. Le prime due sono in fuga, la Lazio è da record: è il momento di fare il massimo, troppo presto».

Sull’avversario, poche parole e l’elogio al collega: «Un’ottima squadra che ha perso terreno soprattutto in casa, ma l’anno scorso con Mihajlovic fece un ottimo girone di ritorno. Sinisa è un esempio per tutti, non solo per il mondo del calcio. L’esempio di come uno sportivo possa regalare fiducia a chi ha gli stessi problemi. Dimostra che da certe situazioni si può lottare per uscirne». Infine, sull’abbinamento degli ottavi di Coppa: «Non esprimo preferenze, ci sono sei variabili e le previsioni non le avevamo azzeccate nemmeno per il girone. Ci penserò lunedì quando ci sarà il sorteggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA