Parma-Napoli, il caso si sgonfia un po’
E mister Donadoni corregge il tiro

Una coda velenosa che alla serie A proprio non serviva. Il giorno dopo le scintille a conclusione di Parma-Napoli, con i padroni di casa ad accusare i colleghi napoletani di averli esortati ad essere più malleabili in campo
- «tanto siete falliti e già retrocessi» una delle frasi riferite - i toni stentano ad abbassarsi.

Il Napoli chiede si facciano i nomi di chi avrebbe preteso un trattamento di favore, mentre il tecnico gialloblù Roberto Donadoni corregge il tiro. Se domenica aveva sibilato «sentirsi dire che dovevamo perdere la partita perché siamo falliti è una cosa indecorosa, indecente e schifosa», 24 ore dopo si fa più cauto: «Se la Procura federale aprisse un’inchiesta mi sembrerebbe un’assurdità, vorrebbe dire aggiungere sciocchezze a sciocchezze. Non credo che il Napoli volesse la partita regalata, ma quel che non deve succedere è in tribuna...», riferito ai dirigenti che invece di stemperare le tensioni le alimentano.

Quanto all’apertura di un’inchiesta, dipende da cosa lo staff arbitrale e gli ispettori della Lega avranno sentito e messo a referto nell’incandescente dopo partita. Sulla base di questo materiale il giudice sportivo già domani potrebbe dire la sua almeno sul parapiglia finale Higuain-Mirante; sempre che non ritenga necessario attivare la procura per un supplemento di indagini. Se davvero emergesse che qualcuno ha preteso di avere i tre punti regalati, come denunciato a caldo da Donadoni, l’ipotesi di «reato» sarebbe addirittura quella di tentato illecito sportivo.

Ancora in silenzio stampa, ufficialmente il Napoli non aggiunge nulla al tweet di domenica sera, nel quale sottolineava che «tutte le proteste di fine partita erano rivolte esclusivamente alle continue perdite di tempo. Nessuna di queste proteste riguardava l’impegno del Parma che è stato ovviamente encomiabile».

Ufficiosamente filtra però la posizione del club che ritiene le accuse di Donadoni generiche ed infondate perché non c’è prova che i giocatori azzurri volessero essere favoriti in campo dal Parma. Nel concitato finale di gara, con tutti i microfoni aperti e le telecamere puntate sui protagonisti - fanno notare dall’entourage azzurro - non è stata colta neanche una voce o un labiale sulle presunte dichiarazioni attribuite ai dirigenti o ai giocatori del Napoli. Che si lamentavano solo dell’atteggiamento ostruzionistico dei parmensi.

Intanto Antonio Mirante, portiere del Parma, alimenta la suspense: «Ho ricevuto un sms da Higuain, ma ne rivelerò il contenuto mercoledì in una conferenza stampa in cui spiegherò il mio punto di vista. Ora dico solo che queste cose riguardano il campo e in campo devono finire».

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