Pellé, la provocazione e l’erroraccio
«Chiedo scusa agli italiani»

«Il mio europeo resta positivo? Non me ne frega niente, sono triste e chiedo scusa agli italiani». Il giorno dopo di Graziano Pellè ha il volto pallido e il tono di voce basso: risponde così all’Ansa sul bilancio a Francia 2016.

«Se avessi segnato sarei diventato un fenomeno, così invece...Mi dispiace per tutti, ma non si dica che volevo provocare Neuer: lui neanche se n’è accorto, semplicemente facendo il gesto dello ’scavetto’ lo volevo costringere a rimanere fermo».

«A fine partita - prosegue Pellé - Neuer è venuto anche a farmi i complimenti. Nessuno dica che volevo fare lo sbruffone. Certo, mi dispiace davvero tanto quello che è successo: e pensare che in allenamento sia io che Zaza la mettiamo sempre dentro la palla. Il fatto è che a Bordeaux ho provato ad allargare il tiro, diciamo che ho allargato troppo». L’attaccante spiega poi il meccanismo di selezione dei rigoristi: «La lista l’ha fatta Conte e più o meno era quella. Poi ognuno diceva se se la sentiva di tirare. E io purtroppo me la sentivo molto...».

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