Percassi: Marino-Sartori coppia strepitosa
Smentito ancora l’avvicendamento tra i due

«L’Atalanta ha in Marino e Sartori una coppia strepitosa». È bene partire dall’affermazione di Antonio Percassi, durante il benvenuto ufficiale a Giovanni Sartori nello staff tecnico nerazzurro per sostenere, di nuovo, la coesistenza di entrambi nella stanza dei bottoni di Zingonia

«L’Atalanta ha in Marino e Sartori una coppia strepitosa». È bene partire dall’affermazione di Antonio Percassi, durante il benvenuto ufficiale a Giovanni Sartori nello staff tecnico nerazzurro per sostenere, di nuovo, la coesistenza di entrambi nella stanza dei bottoni di Zingonia.

Da escludere, quindi, l’avvicendamento dei due dirigenti ipotizzato se non auspicato da alcuni addetti ai lavori. Se così non fosse perché mai il numero uno atalantino ci avrebbe messo la faccia assecondato dal direttore generale, a sua volta, oltre che lusingato contento per l’arrivo dell’ex factotum del «miracolo Chievo».

Del resto i ruoli sono certificatamente distinti e al tempo stesso non sovrapponibili. Marino continuerà a svolgere, dall’alto della piramide gerarchica, le funzioni che gli competono; Sartori, da responsabile dell’area tecnica, agirà in maniera specifica nell’ambito della squadra e dei movimenti dei giocatori da una stagione all’altra.

Ferme restando le conferme del direttore sportivo Gabriele Zamagna (utilizzato pure nel settore giovanile) e del direttore operativo Roberto Spagnolo che sovrintende, in particolare, alla gestione dello stadio «Azzurri d’Italia» e del sempre più all’avanguardia Centro sportivo Bortolotti di Zingonia. Ma ancora Percassi, nell’incontro con la stampa, è andato oltre affermando che «allargherà ulteriormente il numero dei collaboratori per estendere la visione sul calcio internazionale».

Come dire che la strategia per portare l’Atalanta verso livelli superiori è quella di affidare a Marino la regia di un gruppo doverosamente in crescita. Poi, attenzione, nell’emblematico pianeta del pallone dare per scontato quello che oggi appare tale è a volte rischioso. Nessuno, ad esempio, si sarebbe aspettato che Sartori potesse chiudere con il presidente veneto Campedelli.

E sulla permanenza a Bergamo di Marino? Nel corso dei tre anni sin qui trascorsi le voci su un suo passaggio in altra società (anche ultimamente all’Inter) si sono con insistenza rincorse ma, poi, puntualmente smentite dall’interessato. Da ricordare, comunque, che il contratto che lega Marino all’Atalnata scadrà il giugno 2017.

Arturo Zambaldo

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