Pinilla è pronto per la Fiorentina
«Gol in rovesciata? Ci proverò»

L’attaccante è carico per la sfida in casa contro la Fiorentina: «Vedo la squadra crescere, stiamo tornando. Domenica serve l’aiuto dei nostri tifosi: è adrenalina pura».

Finalmente è tornato Pinilla: servono i suoi gol per risollevare le sorti dell’Atalanta che ha iniziato l’anno con una serie di partite davvero poco esaltanti. Pareggini, sconfitte e prestazioni al di sotto della prima parte di stagione. «Abbiamo segnato poco e gli attaccanti devono fare gol. So che sono sotto media, tre gol sono pochi. Però anche l’anno scorso nelle ultime 11 giornate ho segnato 5 gol. Se mi ripeto ci siamo. E adesso sto bene».

C’è la Fiorentina.

«Bella squadra, con una sua identità e un suo stile di gioco. Tiene sempre la palla? Eh... vedremo. Ma vi assicuro che noi stiamo preparando la gara benissimo, perché la cura dei particolari sarà determinante. A Bergamo abbiamo creato problemi a tutti, non vogliamo certo fare eccezioni...».

Scusi, li aggrediamo subito oppure... Loro giovedì hanno di nuovo il Tottenham. E lei alla Fiorentina ha già segnato quattro gol.

«Di come affrontare la Fiorentina parla il mister, io ho solo tanta voglia di giocare. E se devo cambiare dei gol con altrettanti assist firmo subito, purché arrivi la vittoria. Penso alla squadra, non contano i singoli».

Ultimamente l’Atalanta non ha giocato benissimo.

«No, ma insisto nel dire che la squadra sta tornando. Serve una vittoria, la Fiorentina è forte ma tutti sappiamo che le vittorie di prestigio, quelle che poi ti ricordi a lungo, arrivano sempre nelle grandi sfide. Quelle belle da giocare, soprattutto in casa, davanti ai tuoi tifosi».

Ma il cambio Denis-Borriello?

«Sono dispiaciuto per la partenza di German, un bravo ragazzo nel gruppo che sul campo ha scritto la storia dell’Atalanta. Ma arriva il momento in cui bisogna cambiare, nel calcio restano i club e i tifosi, i giocatori passano...».

Non ci ha detto di Borriello.

«Giocatore che unisce esperienza e qualità. Non è più giovanissimo, ma è un mancino bravo a tenere palla, che conosce bene le difese italiane. Ai nostri livelli, può fare la differenza».

L’idea della staffetta tra voi due la disturba?

«Io lavoro ogni giorno per me stesso, non guardo al resto. Io so che mi devo far trovare pronto in qualsiasi momento, che giocare un minuto o tutti i 95 non fa differenza: stesso atteggiamento, stessa volontà di far bene. Siamo qui tutti per l’Atalanta».

Da qui alla fine quali sono i suoi obiettivi personali?

«Beh, a dir la verità penso spesso a un’acrobazia, a un gol in rovesciata. Ci proverò di sicuro, adesso sto bene. Ma in questo momento punto alla vittoria che ci può riportare all’inizio di stagione. Chi segna non importa».

Leggi tutta l’intervista su L’Eco in edicola il 20 febbraio 2016

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