Prima doppietta in Azzurro per il «Gallo»
25 anni dopo Roberto Donadoni

La vittoria non era da mettere in discussione, la goleada sì. Qualche risposta positiva c’è stata e poi il Liechtenstein deve sempre venire a giocare in Italia, ma il fatto che le «furie rosse» abbiano travolto anche la Macedonia (4-0 interno) non è una buona notizia in chiave primo posto a causa della differenza reti.

Ha funzionato il 4-2-4 scelto dal ct, si intende alla perfezione la coppia Immobile-Belotti con il «Gallo» che sta diventando un vero e proprio pilastro della Nazionale del dopo-Conte. Il granata, ex AlbinoLeffe, ha segnato una doppietta ed è il secondo bergamasco a riuscirci nella Nazionale maggiore dopo le due reti di Donadoni all’Ungheria nel 3-1 delle qualificazioni europee l’1 maggio 1991 a Salerno. È stato l’attaccante del Torino a bloccare il risultato, a regalare l’assist a Immobile per il 2-0 e a siglare il 4-0. È uno degli uomini simbolo del nuovo corso, ma non è il solo, non vanno dimenticati i senatori e neanche altri nuovi innesti (ieri al debutto l’ex atalantino Zappacosta; Gagliardini è rimasto invece in panchina) come Romagnoli, difensore di 21 anni con la personalità, al di là dell’avversario, di un veterano.

Partita senza storia, ma non poteva essere altrimenti visto che il Liechtenstein occupa la posizione numero 183 nel ranking Fifa. All’11 pt ha sbloccato il risultato Belotti che, sulla sponda di Romagnoli, ha messo dentro. Un minuto dopo il «Gallo» è svettato di testa per lanciare Immobile che non si è fatto pregare: 2-0 al 12’ pt. L’Italia non si è fermata, ha continuato a creare e al 32’ pt è arrivato il 3-0 di Candreva che da distanza abbastanza ravvicinata ha sfruttato un cross di Di Sciglio rimpallato, mentre al 44’ pt è stato ancora Belotti a firmare la quaterna dall’area piccola sfruttando un suggerimento di Bonaventura: per lui terzo gol in quattro presenze azzurre, è un bomber di razza.

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