Primavera, lo scudetto più bello?
Regalare giocatori alla 1ª squadra

Chi non ha sognato, in questi giorni, di incollollare sulle maglie dei ragazzi della Primavera lo scudetto? Ma il tricolore più concreto da centrare sarebbe quello di promuovere in prima squadra il maggior numero dei componenti della banda di Valter Bonacina.

Chi non ha sognato, in questi giorni, di incollollare sulle maglie dei ragazzi della Primavera lo scudetto? Cosa, del resto, legittima dopo la fiera eliminazione, in semifinale, dell'undici milanista. Ma al di là del prestigioso risultato negatoci peraltro con pieno merito dai laziali, il tricolore più concreto da centrare, a questo punto, sarebbe quello di promuovere in prima squadra il maggior numero dei componenti della banda di Valter Bonacina.

La non inosservata presenza in tribuna a Gubbio di Stefano Colantuono va letta, quanto meno, sotto un paio di aspetti: l'interesse globale nei confronti del serbatoio fisiologico per il team titolare e, al tempo stesso, l'identificazione definitiva di quelle pedine abilitate al grande salto. E in questo ambito, il verdetto uscito anche dal terreno di gioco umbro ha elencato due nomi Nava e Palma (in ordine rigorosamente alfabetico) sugli altri. Entrambi diciannovenni, il primo inarrestabile centrocampista-attaccante ; l'altro centrocampista-centrale, dal fosforo e dalla visione di gioco in quantità industriali. A Palma sempre Colantuono ha già riservato particolari attenzioni nella passata stagione sportiva, portandolo qualche volta in panchina e facendolo esordire in serie A in uno spezzone di partita a fine torneo. A favorire l'ingresso di più baby nel prossimo organico potrebbe essere anche il dichiarato orientamento della società di sfoltire i ranghi attingendo proprio dai figli di Zingonia. Ad un palmo dai giovani della Primavera, guarda caso, ci sono quelli della Berretti di Beppe Bergomi freschi del titolo italiano di categoria.

Se tanto mi dà tanto mastro Mino Favini, coadiuvato ormai dal direttore sportivo Gabriele Zamagna, restano a disposizione per fornire una puntuale e adeguata continuità, intesa nel più ampio senso del termine.

Arturo Zambaldo


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