Spinazzola e il futuro dell’Atalanta
Ma quanto è indispensabile per Gasp?

Costerà cara ai nerazzurri l’ormai più che prevedibile partenza di Spinazzola? In teoria molto...

È indubbio che parte importante del successo della scorsa stagione è passato attraverso la prorompente spinta di Conti su una fascia e di Spinazzola sull’altra. Un’invenzione tecnico-tattica dello stratega Gasperini. Venendo meno la «magica» accoppiata è lecito chiedersi come andrà a finire. Ancora di più se si pensa che i neroazzurri avranno un duplice impegno in campionato e in Europa League, senza contare la Coppa Italia. D’altro canto, al di là della ferma volontà del club bianconero di anticipare di un anno il rientro a Torino (dribblando così il contratto), c’è anche il decisivo ok del giocatore, d’accordo nel raggiungere subito i compagni pluridecorati.

E trattenere atleti controvoglia, si sa, non può che essere controproducente. Certo, l’aver riportato a Bergamo Marten De Roon è consolante, ma in questo caso si è sopperito a un «vuoto» a centrocampo. Se il team piemontese non si fosse ingolosito, strada facendo, e non avesse deciso di stringere i tempi su Spinazzola, tutti avremmo brindato con uno spumante di marca al mercato estivo nerazzurro. Ora, invece, dovremo attendere i prossimi sviluppi con le orecchie ben tese all’evolversi delle contrattazioni, e se Spinazzola dovesse andarsene, al «peso» del suo sostituto.

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