Reja, tre punti per una panchina
Ma la prossima stagione si vedrà

Il tanto atteso ritorno al successo dei nerazzurri col Bologna è valso a blindare la panchina per Edy Reja. Almeno sino a fine stagione. E ben se lo merita.

Sì perché l’allenatore friulano aveva dalla sua il buon finale del passato torneo e i tre mesi iniziali di quello attuale, ma stava rischiando grosso. E la squadra ha, tra l’altro, smentito nei fatti chi aveva parlato di scarso feeling con il tecnico. A confermarlo ulteriormente Papu Gomez che, nel dopo partita ha esclamato: «Questa vittoria è per Reja, privo di qualsiasi responsabilità». Il mister, dunque, concluderà il campionato a Bergamo ma poi? Molto dipenderà dai prossimi risultati.

In altre parole, se la salvezza verrà raggiunta solo per demerito delle formazioni attualmente dietro i nerazzurri, la dirigenza provvederà, salvo clamorose sorprese, alla sostituzione di Reja. Qualora, invece, da qui al termine l’Atalanta dovesse togliersi qualche soddisfazione e magari far vedere il bel gioco (e i risultati) della prima parte del torneo, la società qualche ragionamento diverso comincerà a farlo. Anche alla luce della rivoluzione del mercato invernale che ha costretto il mister a modificare in fretta e furia gli assetti tattici.

Certo, c’è anche il discorso anagrafico da valutare, ma dove sta scritto che questo tolga di colpo al mister capacità e qualità professionali? Va, inoltre, sottolineata la operativa e costante presenza del vice Bollini già adesso molto prezioso. Sul futuro di Reja, poi, potrebbe essere determinante il tipo di programmazione che ha in mente il presidente Antonio Percassi e i più stretti collaboratori. Ricorrente, tra gli ipotetici candidati, al dopo Reja, Prandelli: e se fosse davvero lui il prescelto, è chiaro che ci sarebbe anche un cambiamento di gruppo e strategie davvero importante.

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