Remer, adesso si punta in alto
Un exploit finale non stupirebbe

Ci aveva azzeccato eccome, ai nastri di partenza della regular season Massimo Gritti, da sempre valido braccio destro del general manager della Remer, Euclide Insogna. Allora, sottovoce, ci aveva confidato che la squadra, da poco confezionata, sarebbe stata in grado di piazzarsi quarta.

Ci aveva azzeccato eccome, ai nastri di partenza della regular season Massimo Gritti, da sempre valido braccio destro del general manager della Remer, Euclide Insogna. Allora, sottovoce, ci aveva confidato che la squadra, da poco confezionata, sarebbe stata in grado di piazzarsi quarta.

E’ vero, ha sbagliato di una posizione ma strada facendo gli innesti in corsa di Kristovic, Gaspardo e Borra hanno ulteriormente rinforzato l’intero organico. Quindi nessuna meraviglia se, adesso, possiamo raffrontarci con un team che ai fisiologici complimenti del caso può affacciarsi ai playoff con credenziali palpabili.

Credenziali che, non solo a nostro avviso, parlano di possibili exploit finali. Vero, comunque, ricordare che le prossime sfide dirette sono identificabili in una specie di lotteria. Ma fino ad un certo punto. Di raro, in effetti, si è vista premiata una formazione dal tasso tecnico modesto.

E la Remer non ha di che spartire in quell’ambito. Alla qualità dei titolari la premiata citata copia Insogna-Gritti ha consegnato a coach Adriano Vertemati dieci pedine, praticamente, intercambiabili, l’ equivalente una panchina lunga-lunga. Vi pare poco? Altro valore aggiunto è la piena maturazione dell’allenatore in questione maturata intelligentemente e operativamente nel corso delle tre stagioni sportive, sin qui, consumate a Treviglio.

Essenziale, però, è credere fino in fondo alle possibilità e alle enormi opportunità di potercela fare. In palio c’è la corsa alla seconda categoria del basket nazionale e scusate se è poco. Tanto più che nella piazza baskettara della Bassa bergamasca si attende l’ambito evento addirittura da quattro lustri. Una vita, non c’è che dire!

Arturo Zambaldo

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