Remer, ce la puoi fare al PalaFacchetti
Comark, attesa una reazione a Udine

«Se avremo tutti i giocatori a disposizione possiamo davvero farcela». L’ha detto coach Adriano Vertemati in sala stampa a Biella subito dopo la brillante prova della squadra in gara1 dei playoff.

E da quanto si è visto giovedì sera sul parquet piemontese (mannaggia la sconfitta di misura) c’è da condividere in pieno la sintetica considerazione dell’allenatore milanese a cui va uno dei meriti più sostanziosi per lo straordinario percorso compiuto dalla squadra nelle trenta partite della regular season. E tranne la pur importate assenza di Kyzlink, Vertemati potrà contare sull’importante probabile rientro di Gaspardo e sulle presenze di Marino e Slanina, usciti malconci dal palasport biellese.

Certo, per arrivare alla bella di mercoledì prossimo, di nuovo in trasferta, domenica 26 (PalaFacchetti, ore 18) il team orobico dovrà ricalcare il copione magistralmente recitato nel turno infrasettimanale. Concentrazione, difesa rocciosa, percentuali al tiro elevate e atletismo alle stelle: caratteristiche qualitative messe in mostra in gran parte contro la squadra di Corbani. Inoltre da non sottovalutare il certificato contributo dagli spalti con i Ranger pronti, come al solito, a trascinare nel sostegno anche i tifosi più gelidi. Forza Remer, dunque, al pensiero che il Biella di gara uno non è, poi, sembrato irresistibile.

Scendendo di categoria, la Comark esordirà nelle sfide dirette (in palio il salto in serie A2) domenica (ore 18) a Udine contro la formazione locale, seconda nella prima fase della stagione. Oltremodo castigati (30 punti il passivo!) la scorsa settimana a Cento, capitan Masper e compagni dovranno esibirsi in Friuli in maniera totalmente diversa. Da augurarsi che la giustificata reazione del presidente Massimo Lentsch, a fine partita in Emilia, abbia spronato a dovere giocatori, staff tecnico e dirigenziale. Ritenersi soddisfatti per l’approdo ai playoff in virtù del penultimo posto d’accesso non è da persone ambiziose. O no?

Arturo Zambaldo

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