Remer, la sberla di domenica
non è poi così allarmante

Non è di per sé la sberla, meglio lo sberlone, di domenica che deve allarmare in casa Remer. Tranquilli, uno o due scoppole a stagione le subiscono, di media, tutte le squadre di medio-basso spessore.

Non è di per sé la sberla, meglio lo sberlone, di domenica che deve allarmare in casa Remer. Tranquilli, uno o due scoppole a stagione le subiscono, di media, tutte le squadre di medio-basso spessore.

Perché mai, allora, il team trevigliese dovrebbe esserne esente? Diverso se l’obiettivo fosse quello di puntare al salto di qualità e non di mantenere la terza divisione nazionale per il ventesimo anno consecutivo. Non c’è, poi, motivo di preoccuparsi nemmeno per la deficitaria posizione in classifica.

Trovare, del resto, sin da adesso tre squadre che a maggio saluteranno la categoria non è difficile. A sollevare il morale sceso, ragionevolmente, sotto le scarpe dopo il Ko con Roseto degli Abruzzi (di diciannove lunghezze il passivo) è il pensiero che per accedere ai playoff sarà sufficiente piazzarsi noni nella regular season.

Un obiettivo, dai, da minimo sindacale che vale per la Remer considerando la presenza di sole altre quindici formazioni incluse nel girone. Naturalmente urge reagire all’ultimo flop. In questo contesto provvidenziale il calendario prchè giovedì prossimo spedirà capitan Rossi e compagni a Bari, sul parquet del fanalino di coda con all’attivo la miseria di un’unica vittoria nelle dodici gare giocate. La trasferta in Puglia, risultato praticamente annunciato (incrociamo, comunque, le dita) dovrà servire per ridare autostima ad un collettivo, ribadiamo, non da alte vette ma neanche da bassifondi.

VIVIGAS, FINALMENTE OK

Torna a produrre ossigeno la Vivigas Costa Volpino di nuovo vincente su Spilimbergo dopo la consistente serie negativa. L’auspicio, a questo punto, è che il quintetto di coach Crotti prosegua con continuità come del resto il suo discreto roster farebbe supporre.

COMARK SUCCESSO SOFFERTO

L’aver superato, tra le mura amiche, di tre lunghezze la cenerentola Calolziocorte non è affatto confortante. Anzi. Unica nota positiva emersa è la posta in palio messa in cassaforte che consente di rimanere a ridosso delle capoliste Milano e Imola (battuta tre settimane or sono a Bergamo). Non si fosse registrata la esibizione da americano autentico di Cristiano Masper si rimarrebbe a leccare le gravi feriteci chissà per quanto tempo. Viste le confermate ambizioni di promozione un richiamo alla squadra, da parte di chi di dovere, sarebbe auspicabile.

Arturo Zambaldo

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