Remer più umana, Comark individualista
Annunciata la resa della Fassi Albino

Rieti ha restituito una Remer, decisamente, più «umana». Si perché con il passivo di 29 lunghezze subito domenica nel Lazio il team trevigliese deve considerare un exploit il celebrato successo casalingo della settimana precedente contro il quotato Scafati.

Viceversa nel caso di un blitz a Rieti si sarebbe rafforzato l’identikit di team rivelazione del torneo. D’altro canto se viene a mancare il solito apporto sul parquet di capitan Lele Rossi per coach Adriano Vertemati sono davvero dolori. Scendendo di categoria il passo falso della Comark col Cento è figlio, da un punto di vista soprattutto tattico, di un gioco troppo individualistico. Non a caso nella passata stagione sportiva la squadra era solita esaltarsi nel batti-ribatti del collettivo sino agli ultimi istanti del tempo consentito per il tiro.

Una tirata d’orecchie, poi, è da muovere alla difesa incapace di limitare il raggio d’azione di un Bianchi in grado di castigare gli avversari con agevoli triple. Consolante, comunque, che se Cento ambisce alla promozione la Comark con la panchina lunga che si ritrova può dormire sogni profondi. Altro aspetto positivo è la risposta del numero dei supporter sugli spalti del Centro sportivo Italcementi: non siamo ai livelli dei playoff ma ci stiamo già avvicinando.

Sempre in serie B ha dato segni di vita la Vivigas Alto Sebino capace di liquidare senza eccessiva fatica, tra le mura amiche, il pur non trascendentale Vicenza. Scontato alla vigilia, infine, il ko delle ragazze di Albino stese letteralmente al tappeto nell’ impari sfida con l’Orvieto, all’ esordio del torneo.

Arturo Zambaldo

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