Remer, stop all’imbattuta Treviso?
Comark, in Romagna per una svolta

Arriva la capolista solitaria e imbattuta Treviso, domenica 23, al Pala Facchetti (ore 18). Otto gare e altrettanti successi, i suoi, oltremodo meritati. Disco rosso, allora, per la Remer?

No, quanto meno, in partenza visto che i trevigliesi, a loro volta, occupano il terzo posto in virtù di cinque vittorie. L’ultima, poi, quella di domenica scorsa a Latina (prima in trasferta), ha fatto aumentare ulteriormente l’autostima all’intero gruppo. Certo, bisogna tener conto che tra i trevigiani e i laziali esiste un abisso, o giù di lì, per ciò che concerne lo spessore tecnico. Valore aggiunto di Treviso, l’allenatore Pillastrini, già sulle panchine del basket che conta.

A parlare, comunque, a favore della Remer sono i quattro successi tra le mura amiche, come dire che espugnare il parquet della Bassa potrebbe risultare difficile anche ai primi della classe. Scontato che per arrestare la marcia dei titolati avversari occorrerà una prestazione super da parte dell’intero collettivo.

Ai senatori Rossi e Marino il compito di trascinare al meglio la simpatica e consistente banda di baby, di partita in partita in notevole crescendo. Assicurato, poi, il contributo dagli spalti dei supporter. Pure da Treviso, in ogni caso, ci sarà un buon seguito dal momento che in quel palasport si contano circa 4 mila supporter durante le partite interne. Un ex di spicco nelle file del Treviso, Augustin Fabi, la guardia italo argentina dotata di un micidiale tiro dalla grande distanza.

Scendendo di categoria (serie B) giocherà a Lugo di Romagna (domenica, alle 18) la Comark, reduce da tre flop consecutivi, uno più deludente dell’altro. Per rialzarsi dalla non annunciata crisi, il team di Alessandro Galli non ha alternativa diversa se non quella di un classico blitz. Ad esigerlo è innanzitutto la graduatoria che di questo passo diventa sempre più inaccettabile specie al pensiero degli ambiziosi obiettivi dell’estate. Per carità, nulla sembra ancora compromesso a patto che l’operazione risalita non conosca altri contrattempi.

Arturo Zambaldo

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