Remer, tra Insogna e Vertemati
Da che parte sta la ragione?
Il general manager Euclide Insogna, invece, almeno nelle dichiarazioni ai media, frena. Chi può aver ragione? Specifichiamo i differenti ruoli. Non esiste allenatore che rifiuterebbe un organico il più possibile di qualità. Di contro ogni dirigente è da sempre intento a privilegiare l’oculatezza in fatto di bilancio economico.
E la piazza di Treviglio non fa eccezione. Siamo con il tecnico milanese se la società intende rincorrere l’obiettivo-playoff e non il minimo sindacale legato alla salvezza. Oggi come oggi la squadra è in ritardo di due sole lunghezze rispetto all’aggancio delle sfide-promozione del prossimo maggio mentre la separano di sei punti dalla zona rossa.
Una collocazione in classifica estremamente positiva anche perché in estate Vertemati si è visto scippare di colpo pedine importanti come Carnovali, Gaspardo e Sabatini. Ma è risaputo che l’appetito vien mangiando e allora perché rinunciare quanto meno a un rinforzo (molto meglio due)? La tifoseria ben lo si meriterebbe e di sicuro pure l’intero movimento baskettaro locale. Staremo a vedere chi vincerà la partita tuttora in atto.
Per adesso stiamo ai rumors pronti a segnalare l’interessamento della Remer per un paio di giocatori, smentiti però sul nascere dagli operatori remerini. Una cosa è certa: i procuratori tempestano di telefonate il cellulare di Insogna offrendo le prestazioni dei rispettivi assistiti (anche provenienti dalla massima divisione nazionale). Ma Insogna non è l’ultimo arrivato in materia: a buon intenditor, si dice, poche parole…
Arturo Zambaldo
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