Ruggeri replica a Doni: Faccia il giocatore

«Le dichiarazioni di Doni precludono ogni possibilità di prolungamento del contratto in scadenza al 30 giugno 2008». Lo ha detto il Presidente Ivan Ruggeri in seguito alle affermazioni rilasciate dal giocatore nerazzurro in un’intervista a L’Eco di Bergamo nella quale Doni si diceva preoccupato per la trattativa, dicendo inoltre che «il problema è che il presidente è mal consigliato dal direttore generale». Affermazioni che non sono passate chiaramente inosservate. Così Ruggeri, in un comunicato, replica: «Non posso tollerare che un giocatore si permetta di destabilizzare la mia società. Sono almeno due mesi che Doni minaccia continuamente di utilizzare i mezzi di informazione per gettare fango sulla società e sulla mia gestione se non avessi accettato tutte le condizioni contrattuali da lui imposte. E’ bene precisare che Doni ha sottoscritto un contratto biennale nell’agosto 2006. In quel periodo io volevo fare un contratto annuale, ma Doni pretese ed ottenne un biennale avente scadenza al 30/06/2008, a cui si deve aggiungere il costo del cartellino pagato al Maiorca. io ho accettato per accontentare il giocatore e per non dovere ridiscutere subito i termini contrattuali per la stagione 2007/08. Dopo pochi mesi il giocatore tramite il procuratore ha iniziato a chiedere un adeguamento del contratto. Negli ultimi due mesi ha chiesto oltre ad un sostanzioso aumento anche il prolungamento al 30/06/2009».

Il presidente aggiunge che «nonostante il comportamento pressante e anche prepotente di questi ultimi due mesi», aveva «accettato di prolungare il contratto al 30/06/2009, seppure il giocatore sia del 1973, ed avevo accettato di aumentare lo stipendio di circa il 40% sia per il 2007/08 che per il 2008/09. Per tutta risposta il giocatore ogni giorno aumentava le sue pretese. Evidentemente Doni pensa di essere insostituibile e forte di questo ritiene di poter chiedere e dire tutto quello che vuole: è un suo diritto ma è un mio dovere pretendere da lui che faccia quello per il quale lo pago e per il quale deve lavorare sino al 30/06/2008. Faccia il giocatore professionista e lasci fare a me il presidente».

Nel comunicato stampa, Ruggeri aggiunge che «forse Doni ha dimenticato che è un calciatore e che l’Atalanta esiste da 100 anni ed in questi cento anni non ci sono stati giocatori che l’hanno fatta fuori da vaso come lui. Da questo momento la vicenda del rinnovo contrattuale con doni è chiusa definitivamente; lui rimane all’Atalanta sino al 30/06/2008 in forza del contratto sottoscritto, non è cedibile, non lo cederò mai. La mia amarezza è totale anche perchè proprio ieri avevo dichiarato pubblicamente la nostra disponibilità a chiudere positivamente la vicenda. Evidentemente Doni ha preso male questa notizia se subito dopo ha rilasciato le dichiarazioni riportate dai giornali. Io credo che il giocatore voglia andare in rottura con la società per potersi trasferire ad altro club; non ha il coraggio di dirlo, ma io di sicuro non lo libererò mai. Se, come ci ha detto, nel caso in cui non fosse accontentato avrebbe appeso le scarpe al chiodo è bene corra in fretta in ferramenta. Doni dovrebbe essere un giocatore professionista; credo abbia dimenticato i suoi doveri contrattuali e morali: farebbe bene se non vuole ascoltare me che si legga attentamente l’articolo di Corbani su L’eco di Bergamo di lunedi’ scorso sui capricci dei giocatori».(21/06/2007)

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