Sartori smentisce le trattative
Sono solo strategie di mercato?

C’è da credere ciecamente a Giovanni Santori su un’Atalanta che non muoverà ciglio nel prossimo mercato di riparazione?

Secondo noi no anche se lunedì sera a «TuttoAtalanta», su Bergamo Tv, ne ha spiegato le motivazioni, peraltro sostenibili. «Perché mai - ha ripetuto con toni decisi - avremmo bisogno di rinforzi con un organico che ha collezionato ben tredici punti in dodici gare?».

Vero anche questo ma se si guarda più in là del proprio naso la mancanza di una punta in alternativa all’inamovibile Pinilla si avverte. A meno che si faccia ancora affidamento sull’improvviso risveglio di Denis o sulla piena ed accelerata maturazione di Monachello. Considerazioni che, riteniamo, rientrino nella testa del direttore milanese preposto alle questioni tecniche.

Solo che per il perdurare dell’armonia del gruppo, sempre Sartori, deve rigorosamente portare avanti, specie nelle comunicazioni ufficiali, il discorso della conferma totale del collettivo a disposizione di mister Edy Reja. Per di più un team di provincia non può rinunciare ai circa 15 gol firmati dagli attaccanti. E sin qui Pinilla e Denis sono lontani dalla media richiesta.

Ecco che allora prendere in esame l’ acquisto di gennaio è sacrosanto. Orecchie ben tese, inoltre, sul fronte delle partenze. Pure in questo ambito Santori tende a sminuire se non addirittura a scartare le eventuali trattative in corso. In virtù, però, delle eccellenti prestazioni di Gomez non è possibile che nessuno abbia mai bussato, con insistenza, al cancello di Zingonia. Sul trequartista cileno potrebbe addirittura aprirsi un’asta a suon di ripetuti rialzi, protagoniste le dirigenze di Milan e Fiorentina. Altre pedine in predicato di vestire una nuova maglia sarebbero Cigarini e Carmona vista la solida copertura nel ruolo nell’organico nerazzurro.

Arturo Zambaldo

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