Sofia Goggia fa la storia, è argento olimpico nella libera di Pechino 2022

La bergamasca sul podio nella discesa olimpica di Yanqing a tre settimane dall’infortunio di Cortina. Nadia Delago è bronzo. Il tweet di Gori: «Goggia, il «Mola mìa» fatto persona». I complimenti del presidente della Repubblica Mattarella.

Impresa per Sofia Goggia, e storica doppietta per l’Italia nella libera ai Giochi di Pechino. Sulla «Rock» di Yanqing, la campionessa bergamasca - a soli 23 giorni dal pesante infortunio al ginocchio subito a Cortina -, è riuscita a conquistare nella discesa la medaglia d’argento che mai come stavolta vale oro. A completare il successo azzurro c’è il bronzo di Nadia Delago, podio olimpico alla sua prima partecipazione nella rassegna a cinque cerchi.

L’oro è andato alla svizzera Corinne Suter che ha chiuso con il tempo di 1’31”87, subito dietro la bergamasca con 1’32”03, gradino più basso del podio per la 24enne altoatesina con 1’32”44.

La Sofia nazionale, costretta a rinunciare al ruolo di portabandiera proprio per l’incognita sulle sue condizioni fisiche, e volata in Cina con più dubbi che certezze, è passata dalla disperazione alla gioia e al traguardo si è lasciata andare a un urlo liberatorio per l’impresa messa a segno. L’oro, conquistato 4 anni fa a Pyeongchang, è distante solo 16 centesimi e lo vince la svizzera Corinne Suter. Per Goggia si tratta della seconda medaglia olimpica consecutiva. «Ho dato tutto quello che potevo. Sono stata davvero contenta della mia sciata - le parole dell’azzurra -. È ancora una medaglia. È ancora una grande medaglia. È una medaglia incredibile per le condizioni degli ultimi 20 giorni ». Al terzo posto Nadia Delago che, scatenata nell’ultimo tratto della pista, è andata a prendersi un bronzo super.

Per l’Italia è la medaglia numero 13 a Pechino: nella storia dello sci mai due azzurre erano salite sul podio olimpico nella discesa (a Salt Lake nel 2002 era successo in supergigante con l’oro di Daniela Ceccarelli ed il bronzo di Karen Putzer). Ottima prova anche per Elena Curtoni che ha chiuso quinta.

Undicesimo posto per Nicol Delago. «Una grandissima Italia! - ha esultato il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha seguito la prova delle azzurre dalle tribune dell’impianto cinese - Un risultato eccezionale che conferma la forza delle nostre velociste. Due medaglie che fanno la storia. Non ci sono parole per l’argento di Sofia: considerando come è arrivata qui e come era la situazione finora pochi giorni fa, la sua prestazione è encomiabile».

Fatica a trattenere le lacrime Andrea Panzeri, presidente della commissione medica della Fisi, davanti all’argento di Sofia Goggia nella discesa olimpica di Yanqing a tre settimane dall’infortunio di Cortina. «Sono felice, è girato tutto come doveva - le sue parole -. Lei ha fatto il suo, il gruppo ha lavorato, ci hanno creduto. È il giusto riconoscimento». «Il coraggio c’è stato sin da subito - prosegue Panzeri -. Il trauma è stato significativo, ci sono tempi di guarigione biologica che non sono passati. Ma lei ce l’ha messa tutta e ha fatto medaglia .Tutti avremmo messo firma per l’argento, dispiace che non abbia fatto oro».

E il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, commenta l’impresa della Goggia su Twitter: «#Goggia, il «Mola mìa» fatto persona».

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato in mattinata al numero uno del Coni, Giovanni Malagò a Pechino. «La prego di rivolgere alle atlete e agli atleti italiani i miei complimenti per i risultati sinora conseguiti e per il comportamento avuto in queste Olimpiadi - ha detto il Capo dello Stato -. Siete stati molto bravi, continuate così. Un particolare saluto va a Sofia Goggia. L’ho seguita, ho visto quanti sacrifici ha fatto per tornare dopo l’infortunio. A lei i miei più vivi apprezzamenti, ovviamente da estendere ai tecnici, ai dirigenti e alle federazioni . Al vostro rientro in Italia vi aspetto al Quirinale». Malagò ha ringraziato Mattarella e ha poi telefonato a Sofia Goggia per riportarle il messaggio del presidente della Repubblica. Sofia si è commossa e ha detto: «Scusa pres, avrei voluto portarti un oro, ma sarà per la prossima volta».

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