Stop alle auto in centro a Bergamo?
«Milano insegna: si può fare» - Dì la tua

Pubblichiamo la lettera di un lettore che rilancia il tema dello stop alle auto in centro a Bergamo. Dopo i primi due anni di studio l’amministrazione Gori sta cercando passo dopo passo di limitare l’accesso delle auto nella zona centrale. Meglio la chiusura oppure mantenere tutto com’è?

Egregio direttore,

a me piace molto il «sogno» del Comune e dell’Atb di un centro finalmente libero dalle auto, mentre non mi sorprende per nulla la bocciatura dei commercianti che vedono un futuro senza più negozi in centro. Io mi sono trasferito a Bergamo circa 8 anni fa dopo più di 60 vissuti a Milano. Ho visto nascere e svilupparsi le metropolitane (che ritengo unica e vera soluzione al traffico di superficie; anche per una città come Bergamo, vedi Brescia) e ho vissuto direttamente prima le discussioni e poi la realizzazione dell’ampia zona pedonale del centro di Milano. Invito dunque i commercianti bergamaschi a farsi un giretto partendo da S. Babila, percorrere corso V. Emanuele, via Dante e arrivare al Castello Sforzesco: deserto di negozi? Certo che no, vedranno invece una marea di gente ben contenta di passeggiare e fare acquisti senza essere disturbati dalle automobili private.

E gli affari vanno benissimo! Ricordo molto bene i lunghissimi anni del dibattito sull’opportunità di rendere pedonabile il centro di Milano e l’opposizione durissima dei commercianti di allora; io, elettore di centrosinistra, ho dovuto aspettare ed applaudire un sindaco leghista che ebbe il coraggio di chiudere il centro città. Piccolo particolare: oggi, chi proponesse di riaprire il centro ai mezzi privati, verrebbe immediatamente giustiziato sul posto e a farlo sarebbero per primi, credo, proprio i commercianti milanesi. Non lo vedrò, ma spero comunque che il sogno del Comune e dell’Atb diventi realtà.

Mario Cavatorta

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