Tennis: Nadal è il re di Roma
Strapazzato Djokovic in finale

Trentaseiesimo titolo della carriera, il quinto del 2009 dopo Australian Open, Indian Wells, Montecarlo e Barcellona. Quindicesima vittoria nei Masters Series (meglio ha fatto solo Andre Agassi con 17 successi). Trenta vittorie consecutive sulla terra. Sono impressionanti i numeri di Rafael Nadal, che ha battuto 7-6 (7-2), 6-2 il campione uscente Novak Djokovic conquistando per la quarta volta (primato assoluto) gli Internazionali d'Italia.

Lo spagnolo si è regalato il poker al Foro Italico senza nemmeno essere costretto a sfoderare chissà quale prestazione. Al numero uno del mondo, apparso appannato dopo una settimana di altissimo livello, è bastato mettere pressione al serbo e attendere i suoi errori, piazzando solo sporadicamente qualche colpo vincente.

Nel primo set, il maiorchino ha strappato la battuta all'avversario nel gioco di apertura e ha poi amministrato senza affanni fino al decimo game, quando con due errori di fila di dritto ha consegnato a Djokovic il controbreak. Da lì è iniziata un'altalena di sbagli grossolani e servizi persi da parte di entrambi che ha mandato il parziale al tie-break. A quel punto il ventunenne di Belgrado ha praticamente smesso di giocare (un rovescio, un diagonale di dritto e una palla corta buttati via) e a Nadal sono bastate un paio di accelerazioni di dritto per chiudere sul 7-2.

Praticamente senza storia invece il secondo set, con lo spagnolo costretto solo a salvare in apertura una palla break. Al sesto game poi, sul 3-2 in suo favore, ha sottratto il servizio a Djokovic (comunque in versione imitazione di se stesso nonostante lo strapotere del maiorchino) ed è scappato via fino al 6-2 finale. Facile facile. D'altronde, le sfide sulla terra rossa tra i due parlano chiaro: 8-0 per il numero 1 al mondo. Che così si è ripreso anche lo scettro di re di Roma.

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